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Logopedia a Perugia: ecco a chi rivolgersi

Quando si parla di logopedia ci occupiamo dello studio, la valutazione, la cura e la prevenzione di tutti i disturbi e le patologie legate alla comunicazione, al linguaggio, ai problemi cognitivi e ai problemi fisici annessi. E’ un campo ampio e molto interessante in cui poter addentrarci e che può servire a tante persone, partendo dai più piccoli. Il Centro Medico Fisiosalus propone percorsi di logopedia a Perugia rivolti ai bambini ma anche agli adulti. Vediamo cosa ha scoperto la redazione di Belli e in Salute.

Che cosa fa la logopedista?

Un professionista nel campo della logopedia si occupa di disturbi evolutivi del linguaggio e di disturbi fonetici principalmente. Un altro disturbo che viene, spesso curato è quello che tocca la distorsione degli step di acquisizione del linguaggio. Ma possiamo anche parlare di quei disturbi tipici dell’apprendimento, quindi difficoltà nel leggere, nello scrivere o contare. Possiamo, infatti, aiutare persone dislessiche o discalculiche con tecniche specifiche. Si può anche imparare a pronunciare le parole in maniera migliore. Pensiamo, infatti, alle persone affette da balbuzie o che hanno problemi nel pronunciare questa o quella consonante. Questi problemi si possono riscontrare in bambini iperattivi, in bambini che sono bilingue, persone che hanno difficoltà di relazione, persone che vivono in una condizione difficile socio-culturale, bambini sordi, bambini con la sindrome di Down o che hanno disturbi dello spettro autistico. Alcuni problemi legati al linguaggio e alla comunicazione possono insorgere anche in età adulta in seguito a problemi di salute. Parliamo di malattie neurodegenerative, sclerosi multipla, traumi cranici, ictus, demenza e altro.

Quando si va dal logopedista?

Il professionista che si occupa di logopedia interviene in tutte quelle fasi che hanno a che fare con il processo curativo o riabilitativo. Prima di tutto si dovrà pensare a un bilancio logopedico che pone il logopedista davanti alla stesura di quello che è il progetto riabilitativo del soggetto in questione. Questo è un processo che, sicuramente, deve essere condiviso sia con gli operatori che con la famiglia dell’assistito e che permette di valutare quelle che sono le abilità del soggetto che dobbiamo assistere e quelli che sono i problemi a cui dobbiamo andare incontro nel percorso. Parliamo di compromissioni a livello muscolare o deglutitorio, possiamo stabilire quello che è il grado di gravità del problema e che serve a comprendere anche il percorso che deve essere fatto per riabilitare e migliorare la situazione. Possiamo poi ragionare su quello che è l’intervento logopedico su cui puntare dopo il bilancio di cui sopra. Sarà un intervento mirato che durerà il tempo necessario rispetto a quelle che sono le esigenze del paziente. L’ultimo step a cui pensa il professionista rispetto a un caso da curare è quello del counseling. Questa consulenza avvicina i familiari e i caregivers a quello che è il percorso rieducativo che si va a iniziare. Infatti la terapia deve essere svolta in un ambiente in cui gli obiettivi sono condivisi. In età scolare, infatti, è bene parlare anche con gli insegnanti e la scuola del paziente che devono essere in grado di fornire stimoli e strategie atte a migliorare la condizione del bambino in ogni momento della giornata.

Quanto dura una seduta dal logopedista?

In genere una seduta logopedica dura circa 45 minuti. In questo tempo a disposizione, ragionando anche su tutti gli step di cui abbiamo parlato in precedenza il professionista stimolerà la persona in questione con una serie di esercizi che aiuteranno a migliorare quelli che sono i problemi che sono stati riscontrati. Chiaro è che ogni caso sia a sé stante e che gli esercizi varino in base all’età e al problema del paziente in questione. Se un bambino ha dei problemi fisici la logopedia si avvicinerà alla soluzione tramite stimoli precisi che portino il piccolo a migliorare la postura o l’apertura della bocca e la posizione della lingua e dei denti. Se il piccolo ha problemi di apprendimento altri, legati a condizioni psicologiche avverse, allora l’approccio sarà completamente differente. E’ normale che la famiglia debba avere, in entrambi i casi, un ruolo centrale rispetto ai problemi del paziente e che, concordando il tutto con il logopedista, il soggetto venga stimolato in ogni momento della giornata. Tutto si può risolvere o si può migliorare se ci affidiamo a dei professionisti seri e preparati. Non ci sono grandi difficoltà, poi, se il paziente viene seguito, diligentemente, anche nell’arco della giornata da persone che si occupino di lui e che lo spingano a dare sempre il meglio.
Redazione

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