Le maschere viso di pulizia sono spesso associate alla pelle a tendenza acneica o mista e grassa. Ma bisogna sfatare i luoghi comuni iniziando a distinguere tra le maschere detox e le maschere purificanti vere e proprie. Le prime sono più delicate e adatte anche alle pelli normali che tendono a disidratarsi. Esse servono per rimuovere gli accumuli di sporcizia, smog e tossine. Invece le maschere purificanti vere e proprie sono più adatte alle pelli più problematiche e che tendono a lucidarsi, poiché alla detersione profonda associano la capacità di regolare la produzione di sebo e di opacizzare la pelle.
Sulla confezione della maschera viso di pulizia nella descrizione si può leggere se è indicata per una pelle con imperfezioni o per tutte le altre. Nel secondo caso si può usare anche se si ha la pelle normale o secca. Ma non bisogna esagerare con la frequenza e se si sente la pelle tirare. Per riequilibrarla, subito dopo si può ricorrere ad una maschera idratante.
Si applica su viso struccato asciutto o inumidito, in base al prodotto. La maschera si lascia agire dai 10 ai 20 minuti. A seguire si sciacqua con acqua tiepida. Se nel tempo di messa in posa si sente bruciore o pizzico alla pelle è necessario toglierla subito. Per un’azione tonificante si picchietta un dischetto imbevuto di tonico. Subito dopo si prosegue con la crema o gel idratante. Gli esperti consigliano di evitare di associare scrub viso e maschera purificante.
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