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Agroalimentare in Toscana: modifiche al Psr su benessere animale e castanicoltura

Sostegno per il benessere animale e promozione della filiera castanicola, sono due degli obiettivi contenuti nelle modifiche alla versione 10.1 del Programma di sviluppo rurale (Psr) Feasr che verranno proposte alla Commissione. Le porterà all’attenzione della Commissione il settore competente al quale è stato dato mandato, dopo l’approvazione della decisione da parte della giunta su proposta della vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi. Quindi sarà avviata la negoziazione informale con gli uffici della Commissione europea e, una volta conclusa questa fase, si procederà alla consultazione del Comitato di sorveglianza, nonché alla successiva notifica delle modifiche alla Commissione europea.

Grazie alle nuove proposte di modifiche la filiera castanicola da frutto potrà essere inserita fra le filiere prioritarie di intervento quale importante fonte di reddito ed elemento di tutela ambientale. Allo stesso modo, nel Psr potrà essere introdotta la misura 14 sul “Benessere animale” che ha come scopo quello di sostenere le imprese agro-zootecniche che si impegnano al raggiungimento di standard più avanzati di benessere animale, rispetto ai requisiti normativi di base.

“L’allevamento – ha detto la vicepresidente Saccardi – riveste un ruolo di primo piano nell’agricoltura: economico, ambientale e culturale. Per questo abbiamo previsto l’apposita misura nel Psr sulla salute e sul benessere degli animali, in linea con l’orientamento dato dall’Europa, una questione che riveste un’importanza sempre maggiore per i cittadini, gli allevatori e noi amministratori che siamo chiamati per primi a creare le condizioni perché questo aspetto sia tutelato. Tanto più importante, la misura, in un momento come quello attuale, con l’impennata dei prezzi sulle materie prime e la stagnazione del prezzo del latte. Per quanto riguarda la castanicoltura, filiera produttiva di eccellenza, la modifica punta a dare al settore un ruolo più centrale nelle scelte strategiche, come merita. La salvaguardia e la conservazione dei nostri castagneti e la volontà di sostenere e tutelare la castanicoltura sono obiettivi che devono vederci lavorare insieme e che disegnano una delle vie attraverso cui passa il futuro della montagna”.

Redazione

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