Punta a potenziare il Servizio di emergenza territoriale e riguarda al momento 32 professionisti, l’accordo integrativo regionale sottoscritto, giovedì 9 febbraio, tra la Direzione salute e welfare della Regione Umbria e le organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale. Grande soddisfazione è stata espressa sia dai rappresentanti della Regione che da quelli delle organizzazioni sindacali presenti, FIMMG, SNAMI, SMI, per un’intesa innovativa, raggiunta dopo una serie di confronti, che va a sostituire quello in vigore dal 2002 e che punta alla risoluzione di numerose criticità riguardanti il settore dell’emergenza territoriale, rinnovando la disciplina di alcuni istituti contrattuali, quali:
– i compiti del medico di Emergenza Sanitaria Territoriale sia per la sua attività istituzionale sia per l’attività svolta presso i presidi di Pronto Soccorso (art.65, commi 1 e 2 ACN 28/04/2022);
– lo svolgimento di eventuali ore aggiuntive rispetto all’orario previsto per convenzione (art.68, comma 4); la formazione continua (art.26, commi 6 e 7); l’astensione obbligatoria dal lavoro (art.68, comma 3);
– i criteri per la mobilità interna aziendale (art.63, comma 20);
– il recepimento della Legge 234 del 30/12/2021 che prevede che in medici in possesso dell’attestato di idoneità all’esercizio di EST ancorché privi del diploma di formazione specifica in medicina generale, possono concorrere per l’assegnazione degli incarichi vacanti di tale Servizio.
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