Un scoperta importante per Napoli e non solo: è un’ampia porzione dell’Acquedotto Augusteo. L’imponente monumento era un sistema idraulico all’avanguardia e cruciale. Infatti l’Acquedotto Augusteo garantiva l’acqua alla città di Neapolis e a tutte quelle vicine, come ad esempio Pompei.
L’associazione Cocceius che si occupa di esplorazioni, studi e ricerche relative al sottosuolo antico ha scoperto il nuovo tratto di acquedotto che collegava la Crypta Neapolitana – Grotta di Posillipo – con la collina di Posillipo e l’isola di Nisida, oggi parte di Bagnoli. La porzione ritrovata è lunga 647 metri e lo stato di conservazione è stato ottimo. Gli spiragli di accesso sono dodici, un numero che rende questo tratto dell’Acquedotto Augusteo il più lungo in assoluto tra quelli conosciuti. Gran parte del percorso presenta un rivestimento di intonaco di 64 centimetri, con una ulteriore copertura costituita dai depositi di calcare. Il tratto è stato realizzato con diverse curve.
L’ingresso è impegnativo, con tanto di arrampicate. Gli esperti hanno potuto beneficiare della buona circolazione dell’aria che viene garantita dai dodici spiragli. Quattro anni addietro un’altra associazione trovò altri metri di acquedotto in una zona non molto lontana da quella della scoperta ad inizio 2023. L’associazione Cocceius è certa che l’ottima conservazione del tratto venuto alla luce ora consentirà ricerche più approfondite.
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