I Suoni delle Dolomiti compie 30 anni: un festival tra natura, musica e inclusione
Dal 27 agosto al 4 ottobre 2025 torna I Suoni delle Dolomiti, il festival che da trent’anni fonde musica, natura e valori condivisi in uno degli scenari più suggestivi del mondo: le Dolomiti trentine. Un compleanno speciale per una manifestazione che, nata nel 1995, è diventata un punto di riferimento internazionale per chi cerca un’esperienza artistica autentica, immersa nella maestosità delle montagne, patrimonio mondiale dell’UNESCO.
L’edizione 2025 sarà diretta dal violoncellista di fama mondiale Mario Brunello, che da anni guida con sensibilità e visione questa rassegna unica nel suo genere. Il programma promette emozioni forti, tra concerti in alta quota, camminate tra i sentieri alpini e performance all’alba. Tutto, come sempre, all’insegna della sostenibilità ambientale, della consapevolezza ecologica e dell’accessibilità per tutti.
Trenta edizioni di emozioni in quota
Nato con l’idea di portare la grande musica laddove l’arte incontra il silenzio della montagna, I Suoni delle Dolomiti ha saputo negli anni attrarre artisti internazionali e pubblico proveniente da tutto il mondo. Un viaggio lungo tre decenni che ha valorizzato il territorio trentino, promuovendo un turismo lento, rispettoso e consapevole, e offrendo al contempo momenti artistici di altissima qualità.
Per l’edizione del trentennale, il festival si aprirà simbolicamente il 6 giugno con un’anteprima presso il Rifugio Fuciade, in Val di Fassa, affacciato sulle Pale di San Martino. Protagonisti dell’evento: Alessandro Baricco e Diabolus in Musica, in un progetto speciale intitolato Il Suono delle Dolomiti.
Una rassegna ricca di appuntamenti e grandi nomi
Il via ufficiale al festival sarà dato il 27 agosto alle ore 12.00 presso Malga Tassulla, nelle Dolomiti di Brenta, con un concerto del Teophil Ensemble Wien, formato da musicisti dei Wiener Philharmoniker. Da lì in poi, una serie di eventi toccherà le vette più scenografiche del Trentino.
Tra gli appuntamenti più attesi:
- Il 29 agosto in Val di Fiemme, il coro femminile Le Mystère des Voix Bulgares si esibirà nella località Tresca, tra le guglie del Latemar.
- Il 30 agosto a Malga Spora, sul massiccio della Paganella, si incontreranno le voci e gli strumenti di Avi Avital, Giovanni Sollima, Alessia Tondo e Giuseppe Copia, in un concerto che fonde tradizioni e innovazione musicale.
- Il 2 settembre, i Laghi di Bombasel ospiteranno Le Scat Noir, vincitrici del concorso dedicato a Paolo Manfrini.
- Il 4 settembre all’alba, il sole sorgerà su Col Margherita accompagnato dalla musica di Wu Wei allo sheng, Pascal Contet alla fisarmonica e Alexis Baskind al contrabbasso, per l’evento simbolico de L’Alba delle Dolomiti.
Musica per tutti: accessibilità e inclusione
Grande attenzione anche quest’anno è riservata all’accessibilità, con quattro eventi progettati per essere pienamente fruibili da persone con disabilità motorie o uditive. Tra questi:
- Il 17 settembre a Madonna di Campiglio, il trombettista Paolo Fresu si esibirà con l’Orchestra Haydn diretta da Alessandro Bonato, in una fusione tra jazz e musica classica.
- Il 21 settembre a Sagron Mis, la violoncellista Ana Carla Maza, in tour mondiale con Caribe, porterà sonorità cubane, pop e jazz ai piedi delle Vette Feltrine.
- Il 23 settembre presso Villa Welsberg andrà in scena una versione originale del Flauto Magico di Mozart, con Elio narratore e baritono, accompagnato dal Philharmonic Oboe Quartet dei Berliner Philharmoniker e dal soprano Scilla Cristiano.
Tra parole e suoni: riflessioni sulla montagna
Non solo musica, ma anche teatro e narrazione. Il 9 settembre a Prati Col, nella Val Canali, sarà di scena Marco Paolini con lo spettacolo Bandiera bianca. L’irresistibile ascesa della vocazione turistica, un progetto che riflette sull’impatto del turismo contemporaneo nelle Dolomiti.
Il Trekking dei Suoni e la chiusura del festival
Dal 12 al 14 settembre, torna uno degli appuntamenti simbolo del festival: il Trekking dei Suoni. Un’esperienza esclusiva che unisce musica e cammino. Mario Brunello e il Quartetto Prometeo accompagneranno il pubblico in un itinerario artistico-naturalistico tra le Dolomiti di Brenta, culminando il 14 settembre con l’esecuzione del Quintetto op. 163 di Schubert al Rifugio Brentei.
La rassegna si concluderà con una serie di concerti tra fine settembre e inizio ottobre, tra cui:
- Il 20 settembre a Camp Centener (Madonna di Campiglio) con Daniel Norgren, noto per la colonna sonora del film Le otto montagne.
- Il 27 settembre al Rifugio Torre di Pisa, con il quartetto di sassofoni Kebyart, che porterà un mix di stili e generi musicali nel cuore del Latemar.
Un festival che è diventato mito
Nel corso di trent’anni, I Suoni delle Dolomiti ha saputo distinguersi non solo per la qualità artistica ma anche per l’approccio etico e culturale. Tutti i concerti sono gratuiti, raggiungibili a piedi attraverso percorsi di diversa difficoltà e con una costante attenzione al rispetto per l’ambiente e per le persone.
Come scriveva Dino Buzzati, “Le Dolomiti. Sono pietre o sono nuvole? Sono vere oppure è un sogno?”. La risposta, ogni anno, è affidata alla musica che risuona tra le montagne, in un abbraccio tra arte e natura che continua a incantare.
Per il programma completo e informazioni su accessi e percorsi: www.visittrentino.info
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