Alimentazione

Anguria. Tutti gli impieghi del frutto dell’estate

Anguria o cocomero. E’ il frutto dell’estate che trova tutti d’accordo. Si apprezza per il modesto contenuto calorico con 54 calorie per 100 grammi. Fornisce una sensazione di sazietà. Questo frutto estivo è molto versatile. Con la polpa dell’anguria si possono fare infinite cose.

Come usarla

Un ottimo abbinamento è quello tra anguria e carne. Si può scegliere tra il pollo o anche l’anatra glassata fino ad una salsiccia dolce appena spadellata. Si può servire speck e anguria o salame e cocomero.

L’anguria si sposa anche con il pesce. Si taglia un pezzo di anguria togliendo i semi. Si appoggia sopra un calamaretto appena scottato sulla piastra. Si completa con una fettina di bottarga. L’anguria si scioglie, il calamaro porta masticabilità e consistenza, la bottarga sprigiona salinità.

Abbinamento con i formaggi

Usato nelle insalate greche, il cocomero contagia il formaggio con la sua freschezza. L’abbinamento funziona anche con il frutto al barbecue appena velato di miele. Visto che il formaggio salato e le olive, tendono a estrarre il succo dal cocomero, è consigliato aggiungerli all’ultimo istante. Il frutto dell’estate è ottimo anche con i formaggi stagionati.

Angurie e cocktail

Le angurie erano il primo dei lussi del mondo grazie al succo che ha un colore rubino e un sapore dolce delizioso. Hanno una forte compatibilità. Vanno bene in un cocktail di polpa frullata con zucchero di canna, menta e succo di limone o lime. Si possono abbinare gli stessi ingredienti al rum ed ecco un mojito rosso. Molto gustosa è la granita d’anguria.

Come si sceglie a colpo sicuro l’anguria migliore

Come individuare i cocomeri migliori sugosi e dolci? Bisogna preferire angurie opache, con la scorza non lucida e abbastanza uniforme. Le stranezze potrebbero segnalare esposizioni irregolari all’acqua o al sole. Il cocomero va soppesato con un po’ d’attenzione perché in rapporto alla sua dimensione dev’essere bello pesante.

Ci sarebbe anche il suono sordo provocato dal palmo della mano. Tuttavia presenta troppe variabili per essere un parametro attendibile. Un suono più profondo può significare che essa non è matura e c’è troppa acqua. Il difetto si chiama “cuore vuoto”, condizione inaccettabile per questo frutto.

Valentina Amadori

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