Salute

Ritorno in ufficio: le novità positive del 2019

Dopo le feste il ritorno in ufficio può risultare traumatico. Ma il 2019 può essere un anno migliore, meno traumatico. Infatti si sta diffondendo nelle aziende una nuova consapevolezza sui vantaggi per la produttività del rispettare il cronotipo. Le aziende guardano all’inclinazione ad essere più attivi in un certo periodo della giornata di ciascun dipendente.

Il New York Times ha evidenziato che sono sempre di più le aziende nel settore finanziario, informatico e farmaceutico dove l’orario di presenza in ufficio è diventato flessibile. Il rientro in ufficio così è meno “pesante”. Diventa a misura di cronotipo dei dipendenti. Il 57% delle aziende approva la flessibilità d’orario. Si tratta di un nuovo approccio alla produttività. Infatti l’organizzazione dei meeting aziendali avviene solo in orari che possano andar bene sia per i gufi che per le allodole, come la tarda mattinata o il primo pomeriggio, o la possibilità di lavorare in remoto da casa il venerdì.

La personalizzazione degli orari

Non è cosa facile, perché bisogna anche tenere conto delle necessità di lavoro di gruppo. Secondo Stefan Volk della University of Sydney Business School, coloro che devono essere al massimo delle loro capacità mentale tutti contemporaneamente, come i membri di un’équipe chirurgica, dovrebbero essere scelti tra medici con uno stesso cronotipo.

Ci sono aziende ad esempio che hanno allestito diverse aziende “stanze del sonnellino”. Sono locali silenziosi dove i dipendenti più stanchi possono dormire per 30-40 minuti. La seconda soluzione è stata regalare ai dipendenti braccialetti traccia sonno che aiutassero sia i gufi che le allodole a dormire il numero di ore più indicato per essere produttivi durante la giornata.

Il cronotipo-friendly

Arriva in Europa, grazie alle aziende americane, il cronotipo amichevole. La biofarmaceutica AbbVie nei suoi uffici in Danimarca ha previsto un periodo di orientamento di nove ore nel quale si stabilisce il cronotipo del dipendente. Ciò servirà ad assegnare compiti in maniera appropriata. Ad esempio riservando le mansioni più automatiche e amministrative nei momenti di minore freschezza mentale. Sistema che, secondo fonti interne all’azienda, avrebbe più che raddoppiato la soddisfazione dei dipendenti.