Salute

Emoglobina alta: come e perché cambiano i valori

Fin da piccoli si viene sottoposti ad esami. In base ai valori che emergono si conosce lo stato di salute di ciascuna persona. Sottoporsi ciclicamente ad uno screening aiuta sia nella prevenzione delle malattie, sia nella cura tempestiva delle stesse.

Tra i più importanti valori da analizzare c’è l’emoglobina. Si tratta di una proteina presente all’interno dei globuli rossi e che viene usata per il trasporto dell’ossigeno a tutti gli organi del corpo umano. In collaborazione con lo staff del portale scientifico https://www.esamievalori.com, andiamo a capire cos’è l’emoglobina alta.

Cos’è l’emoglobina

Questa proteina si trova nei globuli rossi. Essa trasporta l’ossigeno a tutti gli organi. Si deve all’emoglobina il colorito rosso del sangue. E’ anche uno dei più importanti e comuni test eseguiti in medicina. Questo perché è semplice da effettuare. Ha un costo basso e il suo esito è molto utile.

La sua sigla è Hb, dal termine Hemoglobin. Questa proteina sferica ha un diametro di all’incirca 5,5 nm. La sua struttura è tetramerica, composta da quattro sub unità, ognuna detta globina. Si compone di 2 globine alfa e altrettante beta. Sono tenute insieme da legami forti. Ciascuna globina contiene un gruppo prostetico eme. Il complesso chimico non proteico ha un atomo di ferro, responsabile del legame con l’ossigeno. Ciascuna emoglobina può portare quattro molecole di ossigeno.

L’emoglobina prende l’ossigeno attraversando i capillari polmonari. Poi, mediante l’azione del cuore e del flusso sanguigno, viene distribuita a tutti i tessuti. Quando cede l’ossigeno agli organi, essa lega l’anidride carbonica, prodotto di scarto del metabolismo, per portarla ai polmoni attraverso il circolo venoso. Nei polmoni la proteina rilascia l’anidride carbonica espulsa poi con l’espirazione. E’ un ciclo continuo. Infatti le emoglobine si caricano di ossigeno e riparte il loro prezioso lavoro. Quando l’emoglobina lega l’ossigeno di chiama ossimioglobina (HbO2). Invece quando lega l’anidride carbonica prende il nome di carbanimoemoglobina o carboemoglobina (HbCO2).

Durante lo sviluppo, la persona esprime diverse tipologie di emoglobina, in base ai geni che vengono attivati nelle singole fasi. Si hanno pertanto emoglobine embrionali, fetali o dell’uomo adulto. Hanno una struttura quaternaria differente ma eseguono la stessa funzione. Tuttavia hanno affinità differenti per l’ossigeno. L’emoglobina embrionale e l’emoglobina fetale non devono essere presenti nell’adulto se non in tracce. Altrimenti una loro presenza massiccia è un indice di patologia.

Quando si parla di emoglobina alta

I redattori di Esamievalori.com ci agevolano nella trattazione di un argomento che all’apparenza sembra semplice ma è piuttosto complesso. Per approfondire vi invitiamo a visitare il portale rimanendo aggiornati anche sulle ultime scoperte scientifiche.

Quando sono normali i valori dell’emoglobina? Dipende dall’età e del sesso della persona. Inoltre c’è una leggera variazione da un laboratorio all’altro.

I valori normali di emoglobina sono: nascita: da 13,5 a 24,0 g/dl; età inferiore a 1 mese: da 10,0 a 20,0 g/dl; età 1-2 mesi: da 10.0 a 18.0 g/dl; età 2-6 mesi: da 9,5 a 14,0 g / dl; età da 6 mesi a 2 anni: da 10,5 a 13,5 g/dl; età da 2 a 6 anni: da 11,5 a 13,5 g/dl; età da 6 a 12 anni: da 11,5 a 15,5 g/dl. Poi differiscono per sesso. Femmina: età 12-18 anni: da 12,0 a 16,0 g/dl; età superiore a 18 anni: da 12,1 a 15,1 g/dl. In genere le donne hanno valori inferiori di emoglobina dovuti alla perdita, più o meno abbondante, di sangue durante il ciclo mestruale. Maschio: età 12-18 anni: da 13,0 a 16,0 g/dl: età superiore a 18 anni: da 13,6 a 17,7 g/dl.

Le alterazioni del valore di emoglobina, in particolare le carenze, si possono riscontrare rivolgendosi ai laboratori di analisi. Se sono lievi e transitorie, non accompagnate da sintomi particolari, non destano preoccupazione alcuna. Altrimenti scatta il campanello d’allarme e servono ulteriori indagini diagnostiche.

Bisogna approfondire se i valori di emoglobina sono sia troppo alti sia troppo bassi. Ma anche nei casi cronici, in cui le alterazioni permangono per lunghi periodi. E quando l’alterazione è associata a manifestazioni cliniche.

I livelli di emoglobina si relazionano ad età, sesso, alimentazione, al quadro delle patologie della singola persona. Quindi per definire l’emoglobina alta bisogna sempre fare riferimento ai parametri età, sesso e condizione di salute.

Se i valori sono troppo bassi c’è un’anemia. In linea generale bassi valori di questa proteina si verificano per fattori nutrizionali; sanguinamenti; problemi nella sintesi dei globuli rossi e dell’emoglobina. Le cause sono svariate: malattie genetiche, fattori esterni. I sintomi più comuni con cui si manifesta l’anemia sono: stanchezza persistente (astenia), mal di testa, pallore, vertigini, senso di fiato corto, dolori muscolari, tachipnea, tachicardia, sensazione di freddo, palpitazioni.

Riscontro di valori alti di emoglobina

Questa anomalia è molto meno frequente. Si tratta di una condizione asintomatica. Sovente viene rilevata in analisi del sangue eseguite per altre motivazioni. Sono diverse le cause scatenanti. Si va dalla persistenza per lunghi periodi in luoghi ad alta quota al doping. Ma anche a specifiche malattie ematologiche e tabagismo per lunghi periodi. L’emoglobina alta può derivare inoltre da specifiche patologie respiratorie.

I sintomi di un’elevata presenza di emoglobina nel sangue sono: disturbi della visione, colorito rosso della pelle, soprattutto del volto, vertigini, mal di testa, milza ingrossata (splenomegalia), vertigini.

Ci sono parecchi fattori che possono influenzare l’interpretazione dei valori di emoglobina nel sangue. Tuttavia per una corretta interpretazione bisogna partire da età e sesso del paziente. Tra i fattori secondari c’è l’emolisi del campione. Infatti ritardare l’analisi del sangue dal campione prelevato per troppo tempo induce una rottura dei globuli rossi con alterazione dei valori dell’emoglobina.

Incide anche l’altitudine a cui abita la persona, se è un fumatore. Possono esserci anche farmaci che comportano l’aumento dei livelli di emoglobina come la gentamicina e la metildopa. Invece aspirina, idralazina, indometacina, primachina, MAO-inibitori, rifampicina e sulfonammidi provocano una diminuzione dei livelli di emoglobina.

Quanto esposto ha valore puramente informativo e non sostituisce in ogni caso il consulto medico. In presenza di anomalie come l’emoglobina alta bisogna sempre approfondire con il medico curante e se ritenuto necessario con lo specialista. Mai sottovalutare quando si tratta della propria salute.