Attualità

Emilio Valerioti non è stato solo un fotografo ma un pioniere del cinema

Una figura importante quella di Emilio Valerioti. Lui non è stato solo un fotografo ma un pioniere del cinema. Per ricordare la sua passione per la settima arte, nell’ambito del concorso fotografico a lui dedicato, il 29 marzo, alle 21 (ingresso gratuito), si terrà al Cinema Etrusco di Tarquinia la serata de “I corti”.

“La borsa dei gioielli”, “Due dollari di debito”, “Perché l’hai ucciso”, “Non è più festa per Samantha è solo morte”, “Assassinio sul set”, “Ciack si muore”. Sono i titoli girati tra gli anni ’50 e ’80 che saranno proiettati in sala. “Un modo per omaggiare mio padre e ricordare la sua capacità di sperimentare anche nel cinema – afferma Maria Antonietta Valerioti -, coinvolgendo nei suoi progetti attori amatoriali, fotografi e musicisti”.

Per l’evento ci saranno due ospiti di eccezione. Sono il compositore Leandro Piccioni e lo stilista Roberto Prili di Rado. “Li ringrazio per aver accettato l’invito – aggiunge Valerioti –. Ci potrebbe poi essere un’altra gradita sorpresa. Piccioni ha composto le musiche per il film più importante di mio padre: “Usil lupuce falado (…E il sole morì nel cielo)” realizzato nel 1979, su soggetto di Riccardo Cecchelin. Prili di Rado con la fotografa Francesca Mauri, la pittrice Barbara Mellace, il coreografo Antonio Natali, lo stilista Roberto Prili di Rado, il giornalista Fabrizio Ercolani e il presidente dell’associazione fotografica DotRaw Tiziano Crescia, fa parte della giuria del memoria che presenteremo nel corso della serata. Un ringraziamento va a Gérôme Bourdezeau per averci aperto le porte del Cinema Etrusco”.