Salute

Intelligenza della Salute tema del Festival della Scienza Medica

Intelligenza della Salute. E’ il tema centrale della quinta edizione del Festival della Scienza Medica, in programma a Bologna dal 9 al 12 maggio. La manifestazione vede protagonisti, ogni anno, scienziati di fama internazionale, tra cui Premi Nobel, massimi esperti in diversi campi della ricerca e dell’innovazione. L’obiettivo è avvicinare e rendere accessibile al grande pubblico la cultura medico-scientifica e le sue sfide.

Un’occasione per affrontare tematiche importanti come le frontiere della mente, il futuro della genetica, la medicina di precisione, il ruolo dell’Intelligenza Artificiale. E ancora l’informazione e le fake news in ambito medico. Il Festival è promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e da Genus Bononiae. Musei nella città. La nuova edizione sarà inaugurata il 9 maggio presso il Salone del Podestà di Palazzo Re Enzo. Previsto un intervento da parte del presidente Fabio Roversi Monaco. Si prevedono oltre 130 relatori e 80 eventi tra lezioni magistrali, convegni, incontri, spettacoli, assieme ai consueti appuntamenti dedicati alle scuole.

Intelligenza della Salute: il tema portante

Ha origine dalle ricerche in capo alla “epidemiologia cognitiva”, che dimostra l’esistenza di una correlazione misurabile tra intelligenza e salute personale e collettiva. Infatti l’intelligenza guida verso il conseguimento di uno status socioeconomico che protegge la salute, in un circolo virtuoso che si riverbera sull’intera società, contribuendo a renderla più sana, civile ed equa.

In questa nuova edizione, il Festival accoglierà John Gurdon, Premio Nobel per la Medicina 2012, il primo a intuire e dimostrare, già negli anni Sessanta, che la clonazione era una prospettiva realistica, ragionerà sul delicato equilibrio tra conquiste scientifiche a essa legate e questioni etiche. Aaron Ciechanover, biologo e genetista, premiato con il Nobel per la Chimica nel 2004, affronterà le questioni bioetiche legate alla medicina di precisione, che tramite la profilazione molecolare e biochimica individuale invade il campo della privacy. A Bologna ci sarà anche Tomas Lindahl, Nobel 2015 per la Chimica per i suoi studi sui meccanismi di riparazione del DNA, con la consueta lezione conclusiva del Festival a giugno.

Il legame tra intelligenza e salute

E’ al centro del Festival. Intelligenza della Salute implica riflessioni che interessano ampie prospettive, di natura non solo sanitaria ma anche economica, sociale, etica. A 20 anni dalla pecora Dolly si ragionerà delle nuove frontiere della genetica. A proposito dell’informazione medico scientifica si discuterà di come evitare le trappole, combattendo le fake news.

A proposito di Intelligenza Artificiale, Big Data, Internet of Things. Quale sarà il futuro della medicina? Confermate le tradizionali iniziative dedicate alle scuole. Una particolare attenzione sarà dedicata al tema della resistenza antimicrobica, indirizzato agli istituti superiori.

Inoltre ricco sarà il calendario degli eventi collaterali. Come afferma Fabio Roversi Monaco, presidente di Genus Bononiae e creatore del Festival. “Fin dalla sua comparsa sulla terra, l’uomo ha usato la sua intelligenza per garantirsi la salute e, dunque, la sopravvivenza. Da quelle forme rudimentali di intelligenza applicata alla salute, il salto all’oggi è vertiginoso, immersi come siamo in una realtà nella quale l’Intelligenza Artificiale affianca quella umana per rendere la medicina sempre più efficace: dalla ricerca farmacologica alla medicina personalizzata, ai robot che entrano nelle sale chirurgiche, consentendo gradi di precisione inimmaginabili, fino allo sviluppo della genomica, che apre possibilità terapeutiche nuove di cura e prevenzione. La rivoluzione che sta investendo il mondo della medicina non deve però arrivare all’estremo di vanificare la figura e il ruolo del medico, dal momento che la componente umana resta imprescindibile nel processo di relazione e cura tra medico e paziente”.

Per rimanere aggiornati sul programma www.bolognamedicina.it. Oppure sui social Facebook: Bologna Medicina; Twitter: @BolognaMedicina.