Attualità

Emergenza Coronavirus: quali sono le attività che ripartono il 14 aprile?

Il premier Giuseppe Conte prolunga il lockdown in Italia fino al 3 maggio per contrastare l’emergenza Coronavirus. Nel nuovo dpcm però, oltre alla conferma della chiusura delle maggior parte delle attività economiche sono previste anche delle riaperture a partire da martedì 14 aprile.

In totale so una decina le voci che si sommano alla lista dei codici Ateco. C’è un ampliamento delle attività legate soprattutto all’agricoltura, ma abbiamo anche la ripresa per gli organismi internazionali presenti in Italia.

Martedì 14 aprile, giorno subito dopo Pasquetta, riparte il commercio all’ingrosso di carta e cancelleria, per consentire il rifornirento per le cartolerie.

Prossime alla riapertura anche le librerie e i negozi per bambini, una eccezione perché i restanti negozi di abbigliamento rimarranno ancora chiusi.

Riparte anche la silvicoltura

Abbiamo anche la ripartenza per la silvicoltura. Si riattiva il taglio dei boschi per rifornire i combustibili solidi, la legna, e attività varie forestali. C’è la ripresa per a produzione di fertilizzanti e prodotti chimici per l’agricoltura a cui si aggiunge quella di utensileria manuale.

tra le attività consentite tornano attive l’industria di legno e sughero, ma non quelle di mobili. Ritroviamo tra le aperture anche le industrie che trattano articoli in paglia e materiali da intreccio.

Nel settore informatico e etecnologico riparte la costruzione di Pc, componenti periferiche e schede elettroniche.

Ripartiranno anche le attività di riparazione e manutenzione di aerei e treni, oltre alla cura e manutenzione del paesaggio.

Via libera anche alle opere idrauliche e autorizzate anche le attività degli organismi internazionali, come l’Onu e le sue agenzie.

Per quanto riguarda i call center le attività sono consentite solo “in entrata”, per le risposte alle chiamate degli utenti per informazioni o per trattare con i clienti per assistenza o reclami.

In azienda possibile smaltire le scorte

Per le attività che sono ancora in attesa del via alla riapertura sarà comunque possibile entrare in azienda per vigilanza o manutenzione, per gestire i pagamenti e per avviare processi di sanificazione. Si potrà anche spedire e ricevere merci, con previa comunicazione al Prefetto.

Le fabbriche e le attività aperte devono assicurare “prioritariamente la distribuzione e la consegna di prodotti deperibili e dei generi di prima necessità”.

Guanti per la spesa

Il dpcm elenca nuovamente le misure per gli esercizi commerciali aperti.

Indica la necessità di utilizzare guanti usa e getta per fare la spesa e la mascherina in tutte le fasi del lavoro dove non si possa mantenere la distanza di sucurezza.

Negli ambienti di lavoro è prevista la sanificazione due volte al giorno. In più si prevede che nei piccoli negozi, entro i 40 metri quadri, si entri uno per volta e con la presenza di massimo due operatori.

Per scaglionare gli accessi ed evitare file si prevedono anche “ampliamenti delle fasce orarie”.

Alla cassa si dovrà usare l’igienizzante per le mani nel momento che precede di digitare il Pin del bancomat.