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Senza camici e mascherine: dentisti francesi e medici tedeschi si spogliano

Non solo in Italia, ma anche in Francia e Germania, mancano materiali idonei per i sanitari. Nei due Paesi c’è carenza di guanti, mascherine e camici protettivi. Così i medici di base tedeschi e i dentisti francesi hanno scelto denunciare questa situazione posando nudi online.

L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica sulle condizioni di esposizione al coronavirus in cui sono costretti ad esercitare e la loro conseguente vulnerabilità. Le immagini dei medici svestiti sono state pubblicate sul sito web di protesta blankebedenken.org.

“Per curarti in sicurezza, noi e i nostri team abbiamo bisogno di attrezzature protettive”, afferma la campagna sul suo sito web. L’iniziativa ha scatenato diverse reazioni in Germania. La Bild ha pubblicato l’appello dei medici insieme ad alcuni ritratti. Un’immagine sul sito mostra un medico che usa i capelli per coprire il viso al posto di una maschera. In un altro, un medico tiene un cartello in cui chiede. “Ho imparato a cucire le ferite. Perché ora dovrei saper cucire maschere?”. All’inizio del mese, l’Associazione tedesca dei medici generici e la Società tedesca di pratica generale e medicina familiare (DEGAM) hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui si chiedono misure per proteggere gli operatori sanitari in prima linea.

I dentisti in Francia si mettono a nudo, posando sui social, per denunciare la mancanza di protezioni, mascherine, guanti, sovracamici. La campagna #dentisteapoil, dentisti nudi, conta oltre 75 foto che circolano sui social e un video messo online, in cui i professionisti mettono in scena la loro vulnerabilità.

Gli odontoiatri francesi hanno chiusi i loro studi da metà marzo, su richiesta dell’Ordine professionale, e hanno ceduto i loro kit di protezione agli ospedali e ai medici impegnati in prima linea per l’emergenza. Ora non riescono ad ottenere i dispositivi necessari in vista della riapertura. Su twitter il ministro della Sanità, Olivier Véran, ha promesso una dotazione di 150 mila mascherine Ffp2 entro l’11 maggio. Un numero insufficiente secondo il sindacato che calcola, su oltre 40 mila professionisti, 3,75 maschere a testa. Meno di mezza giornata di lavoro, se si considerano gli assistenti, sostiene il sindacato. Come in Italia, anche in Francia è difficile per i professionisti approvvigionarsi. I prezzi sono aumentati e le poche mascherine che si trovano hanno costi che vanno da 2,50 centesimi a 4 euro. I sovracamici sono passati dai 38 euro di prima dell’emergenza ai 160 euro, denunciano i dentisti.