Alimentazione

Per il latte fresco non cambierà nulla: dopo 6 giorni sarà scaduto

Battuti i grandi produttori che ne avevano chiesto una scadenza più allungata. Infatti per il latte fresco non cambierà nulla: dopo 6 giorni sarà scaduto. La conferma arriva dal ministero delle Politiche agricole in una risposta a una interrogazione al Senato. “Il latte fresco italiano è un’eccellenza unica in Europa, vanto nazionale invidiato anche da altri Paesi — ha spiegato il sottosegretario alle Politiche agricole, Giuseppe L’Abbate — e si tratta di un prodotto facilmente deperibile la cui qualità è garantita non solo attraverso i severi disciplinari di produzione che ne preservano le qualità organolettiche ma anche mediante costanti verifiche sulla tracciabilità. Non è, pertanto, in discussione l’apporto di alcuna modifica alla legge n. 204 del 2004”.

La richiesta di allungamento era stata avanzata da Gianpiero Calzolari, presidente del gruppo Granarolo che detiene più di un quarto della quota di mercato del latte in Italia, dopo il crollo del 25% dei consumi di latte fresco in Italia nel mese di marzo a causa della chiusura di bar, ristoranti e mense in seguito al diffondersi del coronavirus. “Stimiamo una perdita di 15 mila tonnellate al mese”.

Ma per il Ministero la strada dell’allungamento della scadenza non è percorribile. “Si rischierebbe — aggiunge L’Abbate — di confondere il consumatore che non lo distinguerebbe più dal latte a lunga conservazione o microfiltrato. È necessario agire su altri fronti per sostenere il comparto lattiero-caseario e lo stiamo facendo attraverso gli stanziamenti di 14,5 milioni di euro per i formaggi Dop/Igp e 6 milioni di euro per il latte a lunga conservazione del Fondo Indigenti, utilizzando gli strumenti dell’ammasso privato per formaggi ad indicazione geografica, formaggi generici e cagliate sino a un massimo di 12,654 tonnellate e con una maggiore trasparenza nella tracciabilità della filiera, prevista in un decreto in discussione in Conferenza Stato-Regioni. Nel frattempo, stiamo anche chiedendo ulteriori misure all’Ue per interventi ancor più incisivi per il comparto”.