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Le raccomandazioni europee per tornare a volare

Le raccomandazioni – non un obbligo – scritte dall’Easa (European Aviation Safety Agency) e dall’Ecdc (European Centre for Disease Prevention and Control) portano a 1,5 metri la distanza tra due passeggeri. Famiglie e soggetti che viaggiano insieme possono sedersi vicini. Dove il distanziamento non sia possibile, il requisito di base è l’uso della mascherina. Senza, in aereo e in aeroporto, non è possibile stare. Accessi limitati ai terminal solo ai passeggeri, controllo della temperatura (l’allarme scatta oltre i 38 gradi, mentre per l’Italia la soglia di attenzione è oltre i 37,5 gradi), autocertificazione sul proprio stato di salute, da compilare al momento del check in. Nuove regole per gli imbarchi e pochi bagagli a mano.

Assaeroporti “accoglie molto positivamente” le linee guida adottate dall’Easa e dall’Ecdc per la ripartenza del trasporto aereo. “Condividendo l’indirizzo delineato a livello europeo per la ripresa del settore”, l’associazione che rappresenta i gestori aeroportuali italiani “chiede al Governo italiano di rivedere l’obbligo di distanziamento di un metro a bordo degli aeromobili, ad oggi in vigore nel nostro Paese. È di fondamentale importanza – sottolinea Assaeroporti in una nota – allinearsi alle raccomandazioni europee, per consentire una ripresa della connettività fondata su regole omogenee e sostenibili, pena l’esclusione dell’Italia dal contesto del trasporto aereo europeo e internazionale”.

Le misure chiave delle Linee guida Easa, ricorda Assaeroporti, prevedono il distanziamento fisico in aeroporto, ottimizzando i percorsi e l’utilizzo delle infrastrutture aeroportuali per evitare assembramenti; la necessità di indossare la mascherina in aeroporto e a bordo degli aeromobili per passeggeri e membri dell’equipaggio, così come la fornitura di adeguati dispositivi di protezione individuale a tutto il personale aeroportuale; l’incremento degli interventi di pulizia e igienizzazione nelle aree del terminal e a bordo degli aeromobili, soprattutto nei punti di maggior contatto; il distanziamento a bordo ove consentito dal carico dei passeggeri, dalla configurazione della cabina e dai requisiti di massa e di equilibrio dell’aeromobile, ferma restando la necessità di rispettare tutte le ulteriori misure di mitigazione del rischio di contagio quali l’igiene rigorosa delle mani, i protocolli igienico-respiratori e l’utilizzo della mascherina (i componenti dello stesso nucleo familiare possono in ogni caso essere seduti uno accanto all’altro). “È di fondamentale importanza allinearsi alle raccomandazioni europee, per consentire una ripresa della connettività fondata su regole omogenee e sostenibili, pena l’esclusione dell’Italia dal contesto del trasporto aereo europeo e internazionale”, afferma Assaeroporti.

“Le linee guida confermano che la sicurezza del passeggero e dei lavoratori è il principale obiettivo della filiera del trasporto aereo e suggeriscono un approccio flessibile, non discriminatorio e coordinato per assicurare l’efficacia delle misure e il mantenimento di condizioni di parità sul mercato”, commenta Fulvio Cavalleri, Vice Presidente Vicario di Assaeroporti. “Solo in tal modo, infatti – aggiunge – sarà possibile ripristinare la connettività e sostenere l’attività economica, senza pregiudicare la competitività del settore, delle imprese che vi operano e dell’intero Paese. L’esclusione dell’Italia dal trasporto aereo europeo, inoltre, metterebbe sicuramente a rischio gli attuali livelli occupazionali, insostenibili senza una significativa ripresa del traffico”.