Attualità

Domani la prima giornata della XXI edizione del Festival dei Tacchi

Sarà Moni Ovadia l’ospite della prima serata del Festival dei Tacchi. Alle 21.30 nell’affascinante scenario della Cantina Antichi Poderi di Jerzu, luogo magico immerso tra le colline d’Ogliastra, l’artista e intellettuale milanese presenta Ulisse Achab Noè – da Omero, Melville, Il Libro dei Libri. Lo spettacolo, frutto della collaborazione con l’autore e regista Sergio Maifredi, ideatore del progetto Capitani coraggiosi del Teatro Pubblico Ligure, racconta un viaggio di ricerca, di salvezza, di ritorno, di conoscenza, di lotta. Ovadia attraversa la Bibbia, il Libro dei Libri, per incamminarsi nei versi di Omero, di Dante e di Kavafis fino a raggiungere quel monumento letterario che è Moby Dick di Melville, Noè, Achab e Ulisse. Sono questi i capitani coraggiosi, che per volere di un dio, per una sete di virtute e conoscenza, di etica e di sapere, per un’ossessione, hanno compiuto, per l’Umanità, il folle volo. Ovadia e Maifredi, dopo aver affrontato insieme Iliade e Odissea, tracciano una linea che congiunge eroi e libri lontani tra loro per restituirci il pensiero dell’Uomo che attraversa i secoli ponendosi, sulle onde dello stesso mare, le identiche domande, senza aspettarsi risposte, consapevole che il destino è per la stessa ragione del viaggio viaggiare.

Alle 19 alla Biblioteca comunale, Giacomo Mameli e Tonino Serra, alla presenza dell’autrice, presentano l’esordio letterario della giovanissima Angelica Grivèl Serra che proprio all’Ogliastra deve le sue origini. Il libro L’estate della mia rivoluzione (ed. Mondadori) ha per protagonista Luce, una diciassettenne che vive con l’adorata madre Valeria in una grande casa sul mare di Cagliari, coccolata dall’amore incondizionato di una famiglia quasi tutta al femminile. Baciata dalla bellezza e da un’intelligenza fuori dal comune, a scuola riesce senza troppi sforzi, ma non ha grandi rapporti con i coetanei. A dire il vero, non assomiglia per niente agli adolescenti che la circondano. Perché Luce, nella sua età e soprattutto nel corpo di una ragazza della sua età, non si sente per niente a proprio agio. È come se appartenesse a una declinazione diversa della stessa specie, come fosse fuori sincrono. A differenza dei suoi compagni, infatti, non riesce ad accettare le asperità della metamorfosi, a gustarne la forza e a coglierne tutto il potere. Al contrario, l’immagine che le viene quotidianamente restituita dallo specchio, quel corpo che muta e che la sorprende ogni giorno con particolari nuovi e non richiesti, non la rappresenta. Non più. Le è estranea, sconosciuta, nemica. Un’immagine lontana da come si sente realmente, nel profondo. Ma l’estate che sta per vivere, con gli incontri che costelleranno questa stagione pigra e suadente, potrebbe sorprenderla, offrendole la possibilità di affrontare l’atroce senso di sospensione e incertezza che la avvince, e di compiere quei primi indispensabili, goffi eppure rivoluzionari passi che, pacificandola con il passato, potrebbero permetterle di abbracciare un futuro carico di promesse.

La mattina, a partire dalle 9.30 un’immersione collettiva nella natura con l’appuntamento Puliamo il bosco nel Bosco di Sant’Antonio. Il progetto, frutto della collaborazione con Sardinia E-motion e Forestas, nasce dal desiderio degli organizzatori di ricambiare, almeno in parte, la grande ospitalità che da decenni il territorio e la comunità di Jerzu, offrono al Festival.