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Scuola primaria: in orario arriva l’insegnante di educazione motoria

Novità in vista alla scuola primaria. Il docente di educazione motoria diventa realtà. Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha firmato il decreto sugli organici del personale per il prossimo settembre. L’inserimento sarà graduale. Nell’anno scolastico 2022/2023 si inizierà dalle classi quinte, coinvolgendo all’incirca 25 mila classi (di cui oltre 15 mila a tempo normale e le rimanenti a tempo pieno) per un complessivo di 2.247 docenti. Dall’anno seguente saranno coinvolte anche le classi quarte. A livello regionale, per questa prima “chiamata”, è previsto che la maggior parte degli insegnanti di educazione motoria vada in Lombardia (368 posti), seguita da Campania (246), Sicilia (212), Veneto (191), Emilia Romagna (159), Puglia (158) e così via fino ad arrivare agli 11 posti spettanti al Molise.

Per stabilire chi otterrà il posto, sarà indetto un concorso per nuovi docenti di educazione motoria, così come previsto sempre dalla Legge di Bilancio, grazie al quale si inseriranno figure specializzate all’insegnamento di tale disciplina. La selezione dovrebbe articolarsi in una prova scritta e una prova orale, oltre alla valutazione dei titoli. Per potersi candidare bisognerà essere in possesso dei 24 CFU/CFA in discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche, nonché di una laurea magistrale in una delle seguenti discipline: Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate (LM-67), in Scienze e tecniche dello sport (LM-68), oppure in Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie (LM-47). Saranno però ammessi anche coloro che, oltre ai 24 CFU, hanno ottenuto titoli di studio equiparati o un analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia.

In attesa dei vincitori si procederà comunque alle chiamate tramite supplenze, nelle classi di concorso A048 – Scienze motorie e sportive negli istituti di istruzione secondaria di II grado e A049 – Scienze motorie e sportive nella scuola secondaria di I grado.

Ad oggi, in attesa che sia avviata la riforma, le ore di lezione dedicate all’educazione fisica o motoria nelle scuole primarie vengono svolte senza l’ausilio di docenti specializzati, cosa che invece avviene nelle secondarie.  È uno dei maestri normalmente deputati all’insegnamento delle altre materie a gestire, in parallelo, le attività di educazione motoria. In alternativa, per ovviare a questo “vuoto” di competenze, le scuole ricorrono al supporto di personale specializzato o ad associazioni sportive, trovando i necessari fondi all’interno del contributo volontario delle famiglie o attraverso altre forme di reperimento di risorse per l’ampliamento dell’offerta didattica e formativa. Da settembre, invece, cambierà tutto.

Inoltre il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), infatti, prevede uno stanziamento di 300 milioni di euro per la costruzione di nuove palestre o per la ristrutturazione di quelle esistenti, più l’acquisto di attrezzature adeguate. Consentendo la costruzione o ristrutturazione di circa 400 tra palestre e strutture sportive nei prossimi cinque anni.