Scienza e Tecnologia

Il rapporto tra internet e gli italiani

Negli ultimi venticinque anni, il mondo è letteralmente cambiato. L’elemento, più di ogni altro, che ha contribuito a modificare la fisionomia del nostro pianeta è stato, senza alcun dubbio, internet, la grande rete telematica, che ha reso più vicini anche quei soggetti fisicamente lontani. Vivere senza internet al giorno d’oggi, è pura utopia. 

Basti pensare, ad esempio, a cosa succede quando, ahinoi, non c’è connessione: che si tratti di lavoro, piuttosto che di svago, l’assenza di internet viene percepita con un misto di delusione, talvolta misto “rabbia”, per l’impossibilità di poter svolgere la propria professione o svagarsi con gli amici tramite il proprio smartphone. 

Lo smartphone ha sensibilmente avvicinato gli italiani al web

Gli italiani, seppur in ritardo rispetto ad altri popoli europei, hanno pienamente compreso l’utilità della grande rete telematica, erroneamente considerata, sino ad un paio di lustri fa, in modo un po’ “naif”. Oggi, invece, tutti gli italiani, o perlomeno la stragrande maggioranza degli stessi, non può vivere serenamente la propria quotidianità senza ricorrere ad internet. 

L’esempio più lampante, a tal proposito, è l’utilizzo del cellulare, diventato ormai ad appannaggio anche della popolazione più anziana, quella, tanto per intenderci, che non è cresciuta con tutti gli agi e le opportunità presenti nel mondo moderno, in un’epoca in cui internet era davvero fantascienza, qualcosa di inimmaginabile.

Grazie ad uno smartphone, oggi, queste persone possono scambiare messaggi, chiamate o videochiamate con i figli, piuttosto che nipoti o amici, riuscendo ad interagire con immediatezza anche se questi ultimi si trovano lontani a migliaia di chilometri di distanza.  Tutte attività, queste ultime, che svolgono con estrema agevolezza le persone sotto i 70 anni d’età, che negli ultimi venticinque anni hanno vissuto in prima persona il processo di digitalizzazione del nostro paese. 

Il “cellulare”, oppure “telefonino” o “smartphone”, ha costituito una sorta di “ponte” tra gli italiani e la tecnologia, avvicinandoli sensibilmente a quest’ultima. La maggior parte dei nostri connazionali, infatti, sfrutta internet tramite il proprio smartphone non solo mediante le applicazioni di messaggistica istantanea, che restano, tuttavia, il canale più utilizzato. 

I social network, ad esempio, hanno riscosso grande successo in un popolo, come quello italiano, che fa della socialità un tratto caratteristico del proprio DNA, messo a dura prova durante i mesi del lockdown, quando la grande rete telematica, in buona sostanza, era l’unico strumento che allietava le giornate trascorse in casa. 

Internet, valvola di svago e divertimento

Secondo un recente sondaggio svolto a livello continentale, gli italiani sono – percentualmente parlando – il popolo col maggior numero di propri abitanti iscritti ad un social network: Facebook è ancora il prediletto, seguito da Instagram e Tik Tok, quest’ultimo estremamente popolare soprattutto nelle fasce d’età degli under 30. 

Un altro tratto caratteristico degli italiani, tuttavia, è la passionalità, peculiarità che ci rende famosi in tutto il mondo, in particolar modo perché abbinata ad un romanticismo senza eguali in altre parti del mondo. Siamo un popolo a cui piace vivere un’esistenza appagante e stimolante. Ed anche la sfera intima, di conseguenza, viene vissuta con grande partecipazione e trasporto. 

Non stupisce, quindi, che tramite la grande rete telematica gli italiani vadano alla ricerca dell’anima gemella (negli ultimi quindici anni, almeno una coppia su quattro è “nata” grazie al web) e di incontri bergamo per vivere in modo totalizzante ed appagante la propria sfera intima. 

Col passare degli anni, infine, la grande rete telematica è diventata il volano principale per restare informati su quanto accade nel mondo. Da sempre “a caccia” di notizie, i cittadini italiani hanno trovato nel web il sostituto ideale dei cari e vecchi telegiornali, che hanno visto, non casualmente, un crollo verticale dei dati d’ascolto.