Salute

Eue-Keun Choi: per prevenire l’ictus nei giovani adulti basterebbe ridurre il consumo di alcol negli adolescenti

Eue-Keun Choi ha diretto un interessante studio dell’Università di Seul ospitato dalla rivista scientifica Neurology. Dalla ricerca emerge che per prevenire l’ictus nei giovani adulti basterebbe ridurre il consumo di alcol negli adolescenti, un fenomeno in continua crescita in tutto il mondo. Nel 2020 il 20,6% degli italiani tra 11 e 25 anni e il 17,1% delle loro coetanee superavano il limite di un’unità alcolica al giorno, pari a 12 grammi di alcol puro, che corrispondono ad un bicchiere da 125 ml di vino di media gradazione. Si beve di più fra 16 e 17 anni (maschi: 47% e femmine: 34,5%).

I ricercatori di Seul hanno selezionato un milione e mezzo di giovani tra i 20 e i 30 anni che dovevano dichiarare il proprio consumo di alcol. Sono stati seguiti per 6 anni e nel periodo di analisi 3.153 di loro hanno avuto un ictus. Nello studio veniva considerato forte bevitore chi consumava almeno 15 grammi di alcol al giorno, poco più di 1 unità alcolica, un limite già superiore a quello di 14 grammi degli Stati Uniti.

Il dato rilevante dell’indagine è stata la corrispondenza trovata tra abuso nei giovani e aumento di ictus emorragico o ischemico nei primi anni di vita adulta, sia per quanto riguarda la quantità di alcol, sia per la durata dell’abuso. Ciò a prescindere da altri fattori che concorrono all’ictus, come ipertensione, fumo o eccesso di peso. Chi aveva abusato per almeno 2 anni aveva un rischio aumentato del 20% rispetto a chi non beveva, mentre in chi aveva bevuto moderatamente (meno di 15 grammi) aumentava del 19%. Con 3 anni di abuso il rischio saliva al 22% e con 4 al 23%.