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Perugia. Intitolato un piazzale all’artista Tommaso Peccini

Nei giorni scorsi a Perugia si è svolta la cerimonia di intitolazione di un piazzale alla figura dell’artista Tommaso Peccini. L’area si trova lungo via Sperandio a poche decine di metri dall’incrocio con via del Bulagaio. Presenti l’assessore ai servizi civici Edi Cicchi, i consiglieri Paolo Befani e Michele Nannarone, i familiari di di Tommaso Peccini, il presidente dell’associazione Vivi Il Borgo Franco Mezzanotte ed il prof. Massimo Duranti.

La proposta di intitolazione è stata presentata alla commissione toponomastica dal gruppo comunale di Fratelli d’Italia; dopo il via libera da parte della commissione, la giunta ha confermato tale scelta individuando l’area nel quartiere dove l’artista nacque ed abitò per molti anni. Aprendo la cerimonia Paolo Befani ha sottolineato che l’intitolazione rappresenta un atto dovuto per rendere onore ad un personaggio perugino di grande rilievo che ha dato tanto alla città facendola conoscere in tutto il mondo. Befani ha espresso soddisfazione per l’accoglimento della proposta formulata dal suo gruppo in commissione toponomastica a conferma del fatto che si è trattato di un’iniziativa molto attesa,

I familiari di Tommaso Peccini si sono detti orgogliosi dell’intitolazione evidenziando che il Comune con questo gesto ha voluto rendere merito alla sua storia artistica. Riprendendo il pensiero di Mezzanotte, che ha manifestato l’orgoglio del Borgo per questo suo “figlio” illustre, l’assessore Edi Cicchi ha sottolineato che Peccini rappresenta un motivo di orgoglio per l’intera città, che ha contribuito a far conoscere in tutto il mondo grazie alle sue opere. “Era doveroso, quindi, ricordare l’artista e abbiamo scelto di farlo in un luogo posto nelle vicinanze della sua casa natale affinché tutti passando di qua possano ricordarne il nome e l’attività. L’auspicio è che i cittadini si prendano cura di questo spazio, perché, idealmente, significherebbe prendersi cura della memoria di Peccini”.

L’assessore, accogliendo l’invito di Duranti, ha spiegato che vi è l’intenzione da parte del Comune di continuare ad onorare l’artista. A tal proposto è stata ipotizzata l’organizzazione di una mostra con le sue opere e la presentazione ufficiale del libro, curato da Duranti e da Baffoni, a lui dedicato. I familiari in conclusione della cerimonia hanno donato una copia del libro a tutti i componenti del Consiglio comunale.

Nato a Perugia nel 1910 Peccini è stato scultore, medaglista e insegnante; diplomatosi all’istituto d’arte di Perugia, ha poi frequentato la scuola della Medaglia della Zecca a Roma e, contemporaneamente, l’Accademia delle Belle Arti. L’esordio come artista è tra il 1930 ed il 1933: Da allora, anche grazie agli apprezzamenti della critica, diviene attivo protagonista della scena artistica nazionale entrando a far parte del comitato direttivo della rivista satirica “Para …dosso”, mentre collabora, in qualità di giornalista, con “L’Assalto” e “Il Messaggero”;

Sul finire degli anni trenta, riconoscimenti e partecipazioni a mostre internazionali tra cui la Biennale di Venezia, la III Quadriennale d’arte romana, la Triennale d’Oltremare di Napoli e l’Esposizione Universale di New York, gli consentono di ricevere prestigiose committenze tra cui i lavori di ampliamento dell’Università per Stranieri di Perugia dove partecipa alla realizzazione delle decorazioni presenti nell’Aula Magna di Palazzo Gallenga e la Balconata del Palazzo del Governo di Livorno

Dopo una forzosa interruzione dovuta alla seconda guerra mondiale, prosegue poi la sua attività soprattutto nel settore della medaglistica. Nel contempo continua ad insegnare presso la scuola pubblica. Muore nel 1986. Peccini è stato un attivo protagonista del movimento scultoreo e numismatico per oltre quaranta anni ottenendo committenze e encomi da tutto il mondo: in particolare, è stato insignito della medaglia d’argento in occasione del concorso per le porte di Bronzo della Basilica di San Pietro a Roma nel 1948 e della medaglia d’oro al III Premio nazionale arti figurative di Roma nonché nominato membro honoris causa dell’Accademia Internazionale Tommaso Campanella di Roma. Nell’ambito dell’insegnamento, ha ricoperto cariche prestigiose presso gli istituti d’arte di Cortina d’Ampezzo, di Priverno e presso l’Accademia Teatina per le Scienze fino alla nomina a direttore dell’Istituto d’Arte di Perugia avvenuta nel 1975.

Tra le principali sue opere si ricordano:

il contributo all’ampliamento e decorazione di Palazzo Gallenga, la ristrutturazione de Palazzo del Governo di Livorno un altorilievo in bronzo del Generale Simon Bolivar e altre sculture in bronzo per la Banca Nazionale Colombiana, due crocefissi bronzei nonché il fastigio frontale della Cattedrale di San Giuseppe di Hartford (USA) nel 1960, la statua per la chiesa di S. Bernadette a Lakewood a Denver (USA) e tante altre.

L’Amministrazione comunale ed i proponenti hanno deciso di ricordarlo con questa intitolazione per aver contribuito, fattivamente, attraverso l’impegno costante nell’attività scultorea, numismatica e precettiva ad onorare Perugia, sua città natale.