Bellezza

Quali sono i migliori tagli capelli medi 2018

I migliori tagli capelli medi del 2018 quali sono? Li passiamo in rassegna in questo post. Si va dal caschetto alla parigina alle geometrie anni ’90. Il bob in tutte le sue declinazioni piace tanto, da portare con texture in movimento e scalature nascoste. Gli esperti dei capelli traggono ispirazione dal passato nelle forme per esaltare la bellezza di ogni donna. I segnali giunti da celebrity cui ispirarsi, confermano quanto il bob in tutte le sue forme e styling sia ancora il taglio del 2018.

I tagli capelli medi 2018: quali sono

La versione di bob che va per la maggiore è il caschetto alla parigina. Infatti è un lob composto e ordinato con la frangia che arriva sopra le sopracciglia, dall’effetto in movimento o bombata in stile anni’60. Un long bob che sembra pari ma che invece rivela una leggera scalatura all’interno per dare dinamismo alle ciocche.

Infatti è il movimento a rendere attuale e unico il taglio. I tagli medi spopolano nel 2018. Oltre al lob alla parigina, di tendenza è il boybow long, con una scalatura che accarezza il collo e il bob nella sua declinazione classica. Ha uno styling molto sfilato nella parte posteriore, da abbinare a una riga in mezzo o laterale, a delle waves morbide o a un liscio à plomb.

I tagli capelli medi 2018: la riscoperta del passato

Dopo il mood anni Sessanta, c’è un ritorno al minimal e alle verticalità degli anni Novanta costruite ad arte con il colore. La geometria vince su tutto negli hair style di Smash of Colors. Come Kristen, ispirato alla top model degli anni ’90 Kristen Owen. La forma grafica del caschetto è l’ouverture per un rincorrersi di biondi che si alternano al colore scuro in base. Un gioco di verticali che dà profondità all’insieme e richiama le setole del bombo.

Anche per i tagli di capelli c’è una continua contaminazione tra stili diversi appertenenti al passato. Come interpretare il presente? Alle Millennials piacciono le tendenze che esaltano l’io, mediante tagli che ne enfatizzano l’unicità. Negli anni ’90 la bellezza era sinonimo di perfezione. Invece oggi bellezza è sinonimo di unicità. La bellezza oggi è autentica, sostenibile ma, soprattutto, personale. Il concetto non è più copiare, ma l’unicità e il sentirsi appagati.