Salute

I legumi del benessere: piselli, fave, fagioli, ceci, lenticchie, soia

I legumi del benessere sono fave, piselli, ceci, fagioli, soia e lenticchie. Unica alternativa proteica alla carne per diverse popolazioni antiche, i legumi fanno molto bene. I legumi, infatti, non affaticano il fegato. Rispetto alle proteine animali quelle vegetali sono più leggere. I legumi incidono sulla riduzione del colesterolo. Liberano, infatti, il sangue dall’eccesso di grassi. Questo è possibile grazie ai sali e alle fibre presenti nei legumi. Grazie alla cellulosa contribuiscono anche ad espellere le scorie tramite le feci evitando quindi la stipsi.

I legumi del benessere: perchè evitarli

Attenzione in effetti sia in fase di preparazione sia di cottura. Se non si eseguono correttamente le procedure potrebbero insorgere digestione difficile e gonfiore addominale. I legumi potrebbero portare anche a difficoltà gastriche e a meteorismo. Se i legumi non sono decorticati, bisogna tenerli in ammollo per 12-24 ore. Così si riducono tempi di cottura e si favorisce la digeribilità.

L’acqua dell’ammollo deve essere cambiata almeno 1-2 volte. Non va usata per la cottura. Non aggiungere sale né durante l’ammollo né durante la cottura. Questo perché il sale indurisce l’involucro del seme. La digeribilità si favorisce aggiungendo in fase di cottura alloro o rosmarino o salvia o finocchio, in pratica un aroma digestivo.

Ceci e faglioli fanno bene

Ad esempio i ceci combattono i trigliceridi. Contengono il 6% di grassi e carboidrati (55%). I ceci contengono anche saponine, sostanze che concorrono all’eliminazione di trigliceridi e colesterolo dall’intestino. Chi soffre di patologie gastrointestinali deve consumarli con attenzione. Come per gli altri legumi, i ceci sono più digeribili se privati dell’involucro avvolgente.

Per abbassare la pressione sono ideali i fagioli. Essi hanno un contenuto più basso di proteine. Per assimilare al massimo i nutrienti è consigliato mangiarli insieme a pasta e a riso integrali. I migliori fagioli sono coco, zolfini, toscanelli e i Lamon. Tra quelli d’importazione i migliori sono i Lima. Studi recenti sui fagioli rivelano che il consumo abituale di questo legume migliora la pressione e riduce il peso.

I benefici di fave e soia

Ci sono persone intolleranti alle fave. Fatta eccezione per chi soffre di favismo, per tutti gli altri le fave fanno bene. Si possono mangiare fresche o secche. Mangiandole al naturale, è bene accompagnarle con formaggio e pane. Se le consumiamo secche bisogna lasciarle in ammollo come per i fagioli e i ceci. Le loro proteine sono un valido sostituto di quelle animali. Mantengono attivo l’intestino.

I fagioli di soia contengono gli isoflavoni, preziosi agenti antiossidanti, in percentuale maggiore rispetto ad altri legumi. Queste molecole influenzano i processi legati alla crescita incontrollata di cellule tumorali, in particolare ormonodipendenti. La dose consigliata giornaliera di fagioli per sfruttarne l’effetto antitumorale è di 50 g. Gli azuki si trovano nei negozi di alimentazione naturale.

Perché mangiare le lenticchie

Proteine, zucchero, rame e ferro. Sono contenuti in quantità consistenti nelle lenticchie. Sono i legumi più antiossidanti e più digeribili. Si possono acquistare secche (da mettere in ammollo) o in barattolo. Quelle di Castelluccio sono saporite e piccole. Quelle verdi di Altamura, più grandi di quelle comuni, sono adatte per i contorni.