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Perchè i cibi fritti fanno male

Talvolta mangiare cibi fritti che non fanno proprio bene alla salute ci fa sentire più felici. Infatti sono proprio i cibi più saporiti, in particolare le patatine fritte, i prodotti di rosticceria a non farci resistere alla tentazione di qualche peccatuccio di gola.

È chiaro che mangiare cibi fritti una volta ogni tanto non può causare certamente danni irreparabili alla salute.  Esagerare o basare la propria dieta sul consumo di tali alimenti però non è per niente salutare.

Per il benessere della propria salute e del proprio organismo è consigliabile optare per cibi sani come frutta, verdure, carni, cereali, pesce, uova, latte, legumi.

La frittura dei cibi

Quando i cibi vengono fritti vanno ad assorbire una grande quantità di olio. Questo va ad incidere enormemente sul processo digestivo. E va a causare la formazione di sostanze nocive.

Durante la frittura i cibi che contengono amido come ad esempio le patate vanno a creare una sostanza cancerogena chiamata acrilammide. Questa sostanza si forma a causa della frittura ad alte temperature. Durante la frittura i trigliceridi vanno a deteriorarsi e si suddividono in acidi grassi e gricerolo.

Dalla degradazione del glicerolo si formano appunto sostanze cancerogene estremamente dannose per l’organismo. Si tratta dell‘acroleina e dell’acrilammide. Per ridurre la formazione di queste sostanze nocive conviene sciacquare i tuberi. Poi tenerli immersi in acqua fredda e poi friggerli. La temperatura di frittura non dovrebbe essere superiore ai 135-140 gradi.

Qual è il miglior olio da usare per i cibi fritti

I cibi fritti fanno molto male talvolta a causa del tipo di olio che viene utilizzato. Gli oli di semi, come ad esempio quello di mais, di soia o di girasole sono ricchi di grassi insaturi e soggetti a lunghi processi di raffinazione.

È consigliabile optare per oli come quello di arachidi o l‘olio extravergine d’oliva che sono più stabili a calore e a ossidazione. L’olio extravergine di oliva è il miglior olio per i cibi fritti, in quanto contiene sostanze antiossidanti è in grado di conservare meglio gli alimenti dopo la cottura.

L’olio di frittura aumenta le calorie degli alimenti

Durante il processo di frittura gli alimenti assorbono una grande quantità di olio, questo fa si che insieme alla quantità di olio si vanno ad aggiungere anche altre calorie ai cibi. Quindi mangiando fritture ci si sente appesantiti durante la digestione.

Per coloro che sono assidui consumatori di cibi fritti c’è un rischio più elevato infarto. Ciò dipende in ogni caso dalle condizioni di salute individuali. Per seguire un tipo di alimentazione salutare i cibi fritti andrebbero consumati non più di due volte a settimana.

Per ridurre gli effetti dannosi dei cibi fritti è buona abitudine usare di volta in volta olio pulito e non aggiungerne mai a quello utilizzato per fritture precedenti. Cercare di privilegiare una frittura che sia dorata, e non aggiungere sale o spezie agli alimenti da friggere in quanto contribuiscono a velocizzare il processo di disgregazione dei grassi.

Redazione

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