Salute

L’inquinamento atmosferico uccide più delle sigarette

Dati allarmanti. L’inquinamento atmosferico uccide più delle sigarette. Lo riporta uno studio condotto da Thomas Muenzel, dell’Università Johannes Gutenberg di Magonza. In un anno sono 8,8 milioni le vittime nel mondo, pari a 120 morti ogni 100 mila persone. Invece il tabagismo ne uccide 7,2 milioni, causando perlopiù malattie cardiovascolari. In Europa i decessi in un anno sono 790 mila pari a 133 ogni 120 mila persone.

L’Italia è tra i Paesi con più vittime nell’Europa occidentale. Dopo la Germania, che ha un tasso di morte per inquinamento di 154 per 100 mila pari a una riduzione di aspettativa di vita per la popolazione di 2,4 anni in media. In Italia le vittime provocate dallo smog ammontano a 136 ogni 100 mila, 1,9 anni di vita persi in media. Mentre si raggiunge quota 150 in Polonia, 2,8 anni di vita persi in media; 105 in Francia, 1,6 anni in meno di aspettativa di vita e 98 in Gran Bretagna, meno 1,5 anni.

Condizioni peggiori invece si hanno nell’Europa dell’Est. Non tanto a causa dei maggiori livelli di inquinamento quanto per le peggiori condizioni di salute in generale. Bulgaria, Croazia, Romania e Ucraina hanno un tasso di morte da smog che riguarda oltre 200 individui per 100 mila persone. Il problema sono le particelle inquinanti, che in molti Stati dell’Ue eccedono i limiti fissati dall’Oms. Passando all’uso di forme di energia pulita, concludono gli autori del lavoro, “le morti da smog si potrebbero più che dimezzare”.