Salute

Mettiti in movimento, buoni e sani stili di vita: le linee guida per vivere meglio

È stata presentata alla stampa la campagna di promozione dell’attività fisica per le differenti fasce d’età. Lo comunica L’Assessorato della Sanità, Salute e Politiche sociali. L’evidenza scientifica parla chiaro – ha spiegato l’Assessore Mauro Baccega -: svolgere una regolare attività fisica favorisce uno stile di vita sano, con notevoli benefici sulla salute generale della persona. Ad ogni età, una regolare attività fisica, anche moderata, contribuisce a migliorare la qualità della vita in quanto influisce positivamente sia sullo stato di salute (aiutando a prevenire e ad alleviare molte delle patologie croniche) sia sul grado di soddisfazione personale (contribuendo a sviluppare dei rapporti sociali e aiutando il benessere psichico).

Per questi motivi – spiega l’Assessore Mauro Baccega – abbiamo promosso la campagna Mettiti in movimento, buoni e sani stili di vita con la diffusione di un opuscolo riportante le linee di indirizzo sull’attività fisica per le differenti fasce di età, con riferimento a situazioni fisiologiche e fisiopatologiche e a sottogruppi specifici di popolazione. La campagna si svilupperà con spot pubblicitari radiofonici e televisivi e nel corso della primavera 2020 sono previsti momenti di incontro e formazioni in particolare, per i giovani. Tali incontri coinvolgeranno il mondo dello sport, attraverso il CONI e le Associazionismo di promozione dello sport che hanno anche presenziato alla conferenza stampa.

I dati raccolti hanno evidenziato che i bambini della nostra Regione non svolgono molta attività fisica. Si stima che circa 1 bambino su 5 risulta fisicamente non attivo, maggiormente le femmine rispetto ai maschi.

Poco meno di 1 bambino su 3 ha un livello di attività fisica raccomandato per la sua età, anche per ragioni legate al recarsi a scuola con mezzi motorizzati, giocare poco all’aperto e non fare sufficienti attività sportive strutturate. Comunque rispetto al 2008 si è ridotta la percentuale di bambini definiti fisicamente non attivi (dal 24% al 16%) ed è incrementata la percentuale di bambini che giocano all’aperto (dal 58% al 67,5%) e che svolgono attività sportiva strutturata (dal 41% al 47%). Tra le persone adulte il 35,2% è fisicamente attiva, cioè è una persona che svolge un lavoro pesante, cioè un lavoro che richiede un notevole sforzo fisico (ad esempio il manovale, il muratore, l’agricoltore) e/o svolge 30 minuti di attività moderata per almeno 5 giorni alla settimana e/o attività intensa per più di 20 minuti per almeno 3 giorni settimanali. Il 38,6 è parzialmente attiva, cioè è una persona che non svolge un lavoro pesante dal punto di vista fisico, ma fa qualche attività fisica nel tempo libero, senza però raggiungere i livelli raccomandati dalle linee guida. Il 26,2 % è persona sedentaria, cioè è una persona che non fa un lavoro pesante e che, nel tempo libero, non svolge attività fisica moderata o intensa.

Sono dati – conclude l’Assessore Mauro Baccega – che ci spronano ad impegnarci a diffondere il messaggio che svolgere un corretto stile di vita, una sana e bilanciata alimentazione, un po’ di attività fisica quotidiana, allungano la vita e fanno stare bene.