Salute

Piedi piatti: quando il plantare ortopedico è utile

Si parla spesso di piedi piatti, ma non sempre con cognizione di causa. Vediamo insieme di cosa si tratta e quanto e come possa essere utile usare il plantare da scegliere tra i migliori plantari ortopedici del 2020. I medici tengono a precisare che avere il piede piatto non è affatto una malattia. In effetti è presente in tutti i bimbi sino all’età dai 2 anni. In pratica il piede piatto è normale, almeno sino a quando non si compiono gli 8 anni. Il neonato deve apprendere come si cammina in modo stabile, quindi necessita di basi di appoggio solide. Il bambino dispone di piante dei piedi piatte e larghe che rappresentano una stabile base d’appoggio. Poi tra gli 8 e i 12 anni cambia il piede e diventa da adulto. Durante questa fase naturale di transizione potrebbe succedere che il piede non matura sufficientemente o rimane piatto. Solo nel 10% dei casi bisogna intervenire, quando si è in presenza di piede piatto patologico, quando è sintomatico. In assenza di dolore, il piede piatto non va corretto.

Bisogna poi osservare come non ci sono in natura piedi perfetti, c’è chi li ha pù cavi chi più piatti. In base alle caratteristiche, il piede potrebbe funzionare di più nella parte di ammortizzatore (più adatto a sport da fatica come nel piede piatto) o come leva rigida (per il piede cavo) e più adatto a sport dove servono cambi di direzione come il tennis. La spiegazione è nell’articolazione del piede tra il calcagno e l’astralago che consente al piede di fare il movimento di prono-supinazione, cioè il basculare che giuda il piede nel passo.

Avere i piedi piatti ha una ricaduta di tipo posturale ma anche se si tratta di una condizione di imperfezione non è automatica la necessità di una correzione. Quando c’è dolore nell’attività sportiva, si può valutare se un plantare personalizzato può compensare ad esempio l’appoggio nella fase sportiva. Ma se il dolore è presente anche quando si cammina o si svolgono normali attività, potrebbe diventare impellente la chirurgia che corregge il piede piatto patologico, su cui il plantare è inefficace. Soprattutto negli adulti si verifica con frequenza l’associazione di piede piatto e alluce valgo. La condizione patologica del piede piatto comporta maggiore stress sull’avampiede che favorisce la comparsa dell’alluce valgo. Quando si verificano tali condizioni intervenire soltanto sull’alluce valgo e non correggere il piede piatto implica accrescere il rischio di recidiva.

Il plantare serve in presenza di sintomi da piede piatto patologico come il dolore di schiena, il dolore ai piedi o alle ginocchia. Non è invece utile a scopo correttivo in quanto la correzione del piede piatto non avviene con il plantare. E’ del tutto inutile per chi, pure con i piedi piatti, svolge attività fisica e sportiva, senza alcun problema né dolore. È importante affidarsi ad uno specialista e con il suo supporto valutare insieme come o se procedere. Il plantare ortopedico va acquistato quando se ne ha reale necessità e su indirizzo di un esperto.