Salute

Terapia onde d’urto: cosa sono e come aiutano il paziente

La terapia onde d’urto è una tecnica molto popolare per un’infinità di casi da trattare a livello fisioterapico. La sua comparsa non è recentissima ma la sua popolarità sta riscuotendo un certo successo negli ultimi anni perché ha dimostrato al mondo la sua efficacia. Cerchiamo di capire in che modo la terapia onde d’urto aiuta i pazienti a guarire in breve tempo.

Cosa sono le onde d’urto?

Il nome altisonante non rende giustizia alla potenza benefica di questo trattamento. Parliamo di piccole onde acustiche ad alta intensità che vengono trasmesse per irradiazione da una sonda alla corpo. L’effetto di queste onde, simile ad un sassolino che sbatte sulla pelle, accelera la guarigione perché provoca un aumento delle funzioni metaboliche.

La terapia ad onde d’urto è molto semplice e non richiede alcuna convalescenza dal momento che non è affatto invasiva, né tanto meno costosa. La sua efficacia dipende dall’inserimento in una terapia che combini tutti gli aspetti della guarigione e, per questo, viene eseguita solo da personale medico specializzato.

Come funzionano le onde d’urto?

Il funzionamento delle onde d’urto, come anticipato, consiste nell’aumentare le attività del metabolismo in modo localizzato. Questo velocizza la nascita dei vasi sanguigni che rimpiazzeranno le infiammazioni e, nel caso di fratture, induce l’aumento della vascolarizzazione e la formazione di nuovi tessuti ossei. Il getto di onde d’urto viene direzionato su una precisa zona dove queste agiranno in modo diretto.

I tessuti circostanti verranno interessati da un fenomeno di cavitazione che porta alla formazione di piccole bolle gassose. Al passaggio delle onde le bolle esplodono dando vita alla rigenerazione dei tessuti. Questo processo è utile ad accelerare la guarigione, ovvero a far sì che la zona colpita si rigeneri più in fretta in contemporanea ad altri trattamenti mirati per il recupero specifico.

A cosa servono e a chi sono indicate?

Le onde d’urto compaiono in medicina durante i primi anni ottanta per la cura di disturbi alle vie urinarie come la calcolosi, visto che permette di evitare l’intervento. In pratica le onde riescono a distruggere i calcoli senza danneggiare i tessuti circostanti e, quindi, migliorando i tempi di guarigione.

Negli ultimi anni, invece, le onde d’urto hanno trovato largo impiego nell’ortopedia per il trattamento di patologie di tessuti e ossa. Il loro impiego, altamente risolutivo, ha visto grande successo anche nel campo della fisioterapia e della medicina dello sport dato che dona sollievo in tantissime situazioni. Borsiti, tendinopatie, fasciti, contratture, stiramenti e persino pubalgie sono solo alcuni dei problemi a cui le onde d’urto offrono rimedio.

Il punto è che le onde d’urto sono sempre efficaci e, per questo, sempre più medici e fisioterapisti si rivolgono a questo trattamento per i propri pazienti. Chi ha provato le onde d’urto manifesta un miglioramento della qualità della vita perché i disturbi vengono risolti velocemente con una conseguente riduzione del dolore.

Come si svolge la terapia onde d’urto?

Abbiamo già anticipato che le onde d’urto debbano essere eseguite solo ed esclusivamente da professionisti qualificati e, per questo, gli unici che possono prescrivere o eseguire questi trattamenti sono medici e fisioterapisti abilitati. Non perché siano pericolose ma perché non possono essere praticate in modo autonomo, senza capire se ci sono i presupposti per farlo. Il trattamento verrà inserito in un percorso di guarigione che potrebbe prevedere anche altre terapie come laserterapia, tecarterapia o ultrasuoni. Tutto dipende dallo stato di infiammazione e di risposta del paziente, così come da quanto sarà lunga la sua fisioterapia. In ogni caso le sedute sono molto brevi e consistono nello star fermi mentre un apposito macchinario irradia la superficie del corpo affetta da patologia. Potrebbe volerci da qualche secondo a una manciata di minuti così come ogni caso viene trattato in base a configurazioni di potenza specifiche. Le onde vengono irradiate per arrivare a differenti profondità per colpire esattamente la zona da trattare e, quindi, potrebbero esserci sedute da cinque minuti e sedute da venti. La reazione è piuttosto soggettiva ma, in genere, si può avvertire un fastidio lieve ma possiamo garantire che non si tratta di un trattamento doloroso.

Risultati e altre informazioni utili

Il miglioramento non è visibile sul momento ma già dopo qualche seduta dal momento che le onde d’urto devono essere inserite nell’ambito di un percorso di cura completo. Per far sì che la terapia d’urto abbia senso occorre monitorare la zona sotto la supervisione del fisioterapista. Ci sono casi in cui questa è sconsigliata dal momento che non viene adoperata vicino a organi e arti sensibili, in presenza di tumori o infezioni alle ossa e in gravidanza. Lo stesso vale per malattie relative alla circolazione e alla coagulazione del sangue accertate con lo specialista. In ogni caso verrà prescritto un ciclo di trattamenti che avrà una durata proporzionale al miglioramento dello stadio doloroso, traumatico o infiammatorio del paziente.