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Unità spinale Niguarda modello di eccellenza

Il Governatore lombardo Attilio Fontana ha definito il Niguarda “uno dei migliori ospedali al mondo”. “Per questo dobbiamo dire grazie a tutti i suoi 5.000 operatori. In particolare, l’eccellenza dell’Unità Spinale Unipolare è testimonianza di completezza di cura, attenzione e centralità della persona”. Lo ha dichiarato in occasione delle celebrazioni dei vent’anni dell’Unità Spinale Unipolare del Niguarda, che rappresenta una delle prime esperienze italiane di approccio globale alla persona con lesione midollare, attraverso la cura, la riabilitazione e il reinserimento sociale.

“Si tratta di un modello organizzativo che riesce a coniugare alta specialità e assistenza post acuta. Un’assistenza specifica, dalla fase acuta alla stabilizzazione e fino all’acquisizione dell’autonomia personale, capace di esercitare una grande attrattività a livello nazionale”. “Un ospedale – ha proseguito il governatore – che salva vite umane e che, al contempo, supporta un progetto di vita indipendente che è fondamento dell’inclusività di chi vive con la disabilità. Duole pensare che tale offerta sia disomogenea sul territorio nazionale. Rasserena sapere che centri d’avanguardia come l’Unità Spinale Unipolare di Niguarda abbiano trovato nella nostra Regione un terreno facilitante”.

Fontana ha sottolineato inoltre il ruolo cruciale del Terzo Settore. “I vent’anni di operatività dell’Unità Spinale Unipolare di Niguarda sono il frutto dell’apporto del Terzo Settore, pilastro del welfare lombardo. L’AUS Niguarda Onlus, promotore della costituzione del Coordinamento Regionale Lombardo per le Unità Spinali composto da diverse associazioni di categoria della Regione, è esempio virtuoso di sussidiarietà pubblico-privato, elemento irrinunciabile del nostro sistema sanitario. Ancora una volta il Terzo Settore dà prova di contribuire alla cura e assistenza come anche alla cultura e al rispetto della persona. Grazie alle realtà associative e al mondo degli ‘amici del Niguarda’ questo presidio mantiene una costante capacità di adattamento all’evoluzione dei tempi e una lungimiranza nel guardare al futuro”.

“Futuro che, per il Centro prevede grandi progetti di ampliamento della struttura, nuovi posti letto e miglioramento di flussi e logistica. Con questa prospettiva, potranno continuare ad essere garantite le numerose attività a sostegno della disabilità, con lo sport, l’abitare e l’inserimento familiare, sociale e lavorativo”.