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Regione Lombardia in prima linea per la nuova valutazione della disabilità

Nuova valutazione della disabilità con un progetto condotto dall’Ocse illustrata a Palazzo Lombardia. Alessandra Locatelli, assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità di Regione Lombardia, ha incontrato a Palazzo Lombardia la delegazione Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico). La Direzione Generale Famiglia ha risposto alla manifestazione di interesse relativa alla partecipazione al progetto ‘Migliorare il sistema di valutazione e di protezione sociale della disabilità in Italia’. Si tratta di un percorso finanziato dalla Commissione Europea su richiesta del Governo e condotto dall’Ocse in stretta collaborazione con l’Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità.

“L’obiettivo – ha spiegato l’assessore – è testare un nuovo modello di valutazione della disabilità in linea con la Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità. Un Documento che ripone una minore enfasi sugli aspetti medici e una maggiore attenzione agli aspetti legati al funzionamento. Nello specifico, si mira a mettere a punto una metodologia di valutazione di primo livello per l’invalidità civile. Con una forte attenzione alle specificità della persona stessa e al suo funzionamento. Gli incontri organizzati hanno consentito di approfondire in modo dettagliato le politiche sociali di Regione Lombardia. Così si è offerto un quadro chiaro e aggiornato che riguarda le strategie attuali e future intraprese per garantire la piena inclusione a tutti i cittadini lombardi”.

“Con questo progetto – ha aggiunto Locatelli – abbiamo quindi l’occasione di partecipare a una importante sperimentazione che propone nuove modalità per la valutazione della disabilità. In linea con quanto previsto dalla legge delega sulla disabilità approvata a dicembre 2021″. “È doveroso e sempre più urgente – ha continuato – poter giungere a un modello di valutazione della disabilità condiviso e unificato. Ciò con lo scopo di alleggerire la fatica delle famiglie e semplificare”. “Mi auguro che il nuovo modello – ha concluso Locatelli – possa consentire il superamento del concetto di valutazione come mero accesso ai sostegni attraverso i punteggi. L’auspicio è che si orienti invece il percorso a una dimensione di progettazione personalizzata e di vita. E tendendo anche alla ricomposizione delle risorse”.