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Gli italiani si comprano sempre più farmaci

Numeri decisamente in incremento per la vendita dei farmaci in Italia. Gli italiani si comprano sempre più farmaci. Dopo anni di incrementi del 2, 3, al massimo 6%, il consumo dei medicinali da banco o in fascia C (con ricetta ma a pagamento) nel 2022 ha registrato una crescita rispetto al 2021 del 10,1%. La spesa è salita di quasi il 9%, passando da 7,7 a 8,4 miliardi all’anno. Se si osservano solo i cosiddetti medicinali da automedicazione (“sop” e “otc” – la differenza è se si possano tenere sul banco della farmacia o meno), l’incremento è stato del 13%.

Cosa spinge gli italiani ad acquistare più farmaci? Gli effetti della pandemia spingono molti ad acquistare molecole come l’ibuprofene ma anche il paracetamolo. Crescono sempre i prodotti contro la disfunzione erettile che tra il 2021 e il 2022 hanno segnato un +10%. Inoltre c’è anche una trend a rivolgersi al farmaco legata ai problemi che ha il sistema sanitario a rispondere a tutte le domande dei pazienti. I medicinali sono l’unica “prestazione” di salute uguale e accessibile in tutta Italia. I dati arrivano dal rapporto Osmed di Aifa, che ogni anno analizza la spesa farmaceutica sia pubblica che privata. Tra l’altro si segnala come l’uso dei generici stenti ancora a decollare, anche se questi medicinali sono ormai in vendita da moltissimi anni.

Tra i farmaci in fascia C, cioè con ricetta ma a pagamento, le benzodiazepine ansiolitiche sono quelli per i quali si spende di più. Per Valium e simili gli italiani sborsano 380 milioni di euro. Ogni mille persone, 26 prendono questi medicinali ogni giorno. Tra il 2021 e il 2022 questa categoria ha visto un calo dei consumi e quindi anche della spesa (si tratta di prodotti senza brevetto e quindi i prezzi sono piuttosto stabili), tra il 4 e il 5%. La Regione che ne usa di più è il Piemonte, con il 7,5% dei cittadini che le assume ogni giorno.

I farmaci per la disfunzione erettile sono molto amati dagli italiani che l’anno scorso hanno speso 240 milioni per acquistarli. Viagra e Cialis, hanno ormai anche la versione generica. Il secondo, principio attivo tadalafil, ha superato il primo, il sildenafil. L’anno scorso si è registrato un aumento del 10% del consumo, che sale al 95% se si prende in considerazione il 2015. Le Regioni dove sono più usati? In testa c’è la Campania (7,7 dosi ogni mille abitanti), seguita dal Lazio (7,1 dosi) e Toscana (6,6).

I farmaci che hanno visto un incremento importante per quanto riguarda la spesa privata sono quelli usati per le forme lievi di Covid. Chi nel 2022 ha avuto anche solo il sospetto di essersi preso il virus è corso in farmacia e ha acquistato soprattutto due molecole. Il paracetamolo (il principio attivo della Tachipirina) e l’ibuprofen (Brufen, Moment e tanti altri). Per il primo, nella sua versione con prescrizione su ricetta bianca o in quelle da banco, sono stati spesi 413 milioni di euro (494 si si considerano le associazioni con le altre molecole) e il consumo è aumentato del 9,6%. Ha fatto anche meglio l’ibuprofene. Se la spesa è stata più bassa, cioè 253 milioni, ha visto un aumento importante, del 52%. I consumi sono saliti del 47%.

Altra categoria di farmaci a carico dei cittadini è quella dei contraccettivi. Nel rapporto Osmed si vede come l’uso di questi medicinali sia in costante aumento. La spesa dell’anno scorso è stata di 347 milioni dei quali circa 300 hanno riguardato i contraccettivi orali. L’aumento rispetto al 2021 precedente è stato del 4%. Le dosi giornaliere sono state 141,8 ogni mille donne tra i 12 e 50 anni. Erano 98 nel 2016. L’aumento dell’uso è stato del 45% in 6 anni. La Regione dove si consumano più anticoncezionali è la Sardegna, con ben 270 dosi ogni mille donne. Seguono Val d’Aosta (232) e Piemonte (200). Se ne usano di meno in Basilicata, circa 56, e poi in Campania e Molise, circa 59. Seguono Calabria e Sicilia intorno a 65.