Alimentazione

La dieta dei pensionati: come vivere a lungo

La dieta dei pensionati è piuttosto differente da quella degli adulti e dei bambini. E’ bene sapere cosa mangiare quando si entra nella fase degli over 65. Una corretta alimentazione, infatti, influisce sullo stato di salute. In questo modo si vive più a lungo e meglio.

La dieta dei pensionati: come vivere meglio

I nuovi pensionati percepiscono la terza età come una fase dinamica e positiva. Hanno più aspettative. Puntano ad uno stato di salute ottimale così da potere realizzare nuovi progetti.

Mangiare bene aiuta a vivere meglio, anche in età avanzata. Il nutrizionista Pietro Migliaccio, consiglia una dieta varia e pasti frequenti. Il Presidente emerito della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione invita a consumare tanta frutta e verdura fresca, bere tanta acqua e consumare cereali integrali. Il dottor Migliaccio tra i cibi promuove anche il pollo, così da mantenere un buono stato di salute anche in età avanzata.

la dieta dei pensionati

Un invecchiamento di successo

“Per sostenere un invecchiamento di successo – ha dichiarato il nutrizionista alla stampa – è importante garantire un’alimentazione qualitativamente e quantitativamente equilibrata”. Il professore osserva come “le carni avicole, con il loro apporto di proteine di alto valore biologico e di molti altri nutrienti, tra cui vitamine e sali minerali, rappresentano una risorsa ideale per mantenere un buon stato di salute”.

La dieta dei pensionati: il menù

Con l’età il dispendio energetico si riduce a causa del calo del metabolismo basale e la ridotta attività fisica. Spendendo meno energie, diminuisce la massa magra e di conseguenza cala il fabbisogno di calorie. Se si mangia di meno il corpo si indebolisce. Così si riduce progressivamente l’energia fisica e mentale.

“Una dieta varia – suggerisce lo specialista – garantisce il benessere e il mantenimento di un buono stato di nutrizione. È necessario fare pasti leggeri e frequenti, variare le pietanze alimentari in quanto gli anziani tendono a seguire uno schema monotono. Mangiare spesso frutta, verdura e cereali, anche integrali, per evitare la stipsi”. Inoltre nella dieta giornaliera – spiega – “non deve mancare il calcio per prevenire l’osteoporosi, che può essere apportato prevalentemente dal latte e derivati, senza però esagerare con i formaggi perché ricchi di grassi e calorie”.

Menù per anziani: il pollo

Sono diverse le modifiche subite dal metabolismo proteico in età avanzata. Diminuisce il turnover delle proteine. Anche il livello di quegli ormoni che sono fondamentali per la sintesi proteica. Nella dieta degli anziani contano anche la digeribilità e biodisponibilità. “Proprio per questo tra i vari tipi di carne quella di pollo corrisponde a questi requisiti perché permette facilità di masticazione e ottimo assorbimento delle sue proteine ad alto valore biologico”.

“Ogni 100 grammi di petto di pollo – sottolinea il nutrizionista – contengono 23,3 g di proteine, solo 0,8% di grassi totali con bassissimo apporto di colesterolo e apportano solo 100 kcal. Tutte queste caratteristiche lo rendono una carne particolarmente adatta a questa fascia di età”.

La dieta dei pensionati: cosa evitare

Nell’anziano si riscontra una predisposizione all’iperglicemia e quindi al diabete. E’ preferibile che la quantità di glucidi sia rappresentata soprattutto dai carboidrati complessi. La percentuale di zuccheri semplici deve attestarsi intorno al 10-12%.

Da monitorare anche l’assunzione di lipidi (inferiore al 35% del fabbisogno calorico giornaliero). Vanno ridotti gli acidi grassi saturi, che devono restare al di sotto della soglia del 10%.

L’acqua è anche una preziosa fonte di calcio. Bisogna bere spesso anche se non si avverte lo stimolo della sete. Da evitare il consumo di bevande zuccherate. Si può bere alcol ma con moderazione. In virtù dell’insorgenza dell’ipertensione arteriosa bisogna fare attenzione all’apporto di sodio non superando i 5g di sale al giorno. Si ai dolci. Bisogna però consumarli con moderazione.