Salute

Proteggere i capelli dal sole: come fare

Proteggere i capelli dal sole è una delle priorità per uomini e donne. L’eccessiva esposizione al sole può inaridire i capelli, disidratarli e sfilacciarli. Dopo la seduta dal parrucchiere si può fare fatica a rimanere in piega. Significa che i capelli sono stati maltrattati. Hanno subito forti aggressioni a causa di fattori climatici come il vento, la salsedine, la sabbia o l’eccesso di esposizione ai raggi solari. Prima di andare in spiaggia, bisogna proteggere i capelli dal sole.

Salsedine, sabbia, polvere e sudore devono essere asportati ogni sera con uno shampoo leggero. Se il cuoio capelluto non traspira, si irrita. L’ultimo risciacquo dopo lo shampoo andrebbe eseguito con acqua fredda mescolata con 1-2 cucchiai di aceto di mele: ristabilisce la naturale acidità del cuoio capelluto.

Il phon al mare deve essere sostituito dall’asciugatura naturale in quanto è meno aggressiva. Almeno un paio di volte la settimana, prima dello shampoo, i capelli andrebbero nutriti con un impacco d’olio: perfetti quelli di jojoba, di mandorle dolci e di germe di grano.

Bisogna evitare di esporre i capelli al sole senza protezione nelle ore più calde. I raggi solari infatti intaccano la cheratina e indeboliscono il cuoio capelluto.

Se si prevede una vacanza al sole, una settimana prima di partire e per almeno un mese è utile un’integrazione alimentare specifica di rinforzo. Bisogna assumere ogni mattina una perla (o un cucchiaino) di olio di germe di grano o sono ideali gli integratori a base di miglio.

In spiaggia bisogna usare come filtro protettivo da mettere sui capelli il burro di karitè. È un grasso vegetale estratto dal seme della bacca del Butyrospermum parkji, un albero d’alto fusto noto in Africa come “albero della salute”. Il burro di karitè ha proprietà emollienti, antiossidanti e idratanti. Basta scaldare tra le mani una quantità pari a un cucchiaino di burro e poi stenderlo sui capelli e sulla testa al posto dei normali filtri solari chimici.

In estate i capelli vanno idratati e nutriti con un balsamo ogni giorno. La sera, dopo lo shampoo, bisogna applicare su cuoio capelluto e capelli un prodotto trattante a base di camomilla, aloe vera o avena, sostanze ristrutturanti lenitive. Una volta la settimana, dopo uno shampoo leggero, si può usare sui capelli una miscela preparata con un cucchiaio di olio di germe di grano, un cucchiaio di olio di jojoba, un tuorlo d’uovo, un cucchiaino di miele e uno di cognac. Si spalma il preparato con un pennello, si avvolge il capo in un panno umido e lo si lascia in posa 20 minuti, poi si risciacqua.

Se ci si espone a lungo al sole è consigliabile proteggere i capelli con un cappello, che dovrà essere leggero e di colore chiaro, di paglia o di cotone, per favorire la traspirazione.

Betulla e equiseto sono ottimi per chi ha i capelli sfibrati, sottili e tendenti alle doppie punte. Della betulla si usa il macerato glicerico. 70 gocce di Betulla verrucosa MG I DH, una volta al giorno un quarto d’ora prima di fare colazione. Mentre l’equiseto si prende sotto forma di tintura, 20 gocce in mezzo bicchiere d’acqua, due volte al giorno lontano dai pasti per due mesi.

Il melone è utile per nutrire i capelli, soprattutto quelli sottili e sfibrati. Si prepara un impacco frullando 50g di melone con 20g di olio extra vergine d’oliva. Si applica l’impacco sui capelli bagnati, dopo uno shampoo leggero, lasciar agire per almeno 10 minuti e poi risciacquate.

Utile l’impacco con olio di cumino nero, estratto dai semi della Nigella sativa. Essendo una miniera di acidi grassi essenziali (linoleico e linolenico), aminoacidi, sali minerali e vitamine, previene l’invecchiamento e stimola il microcircolo. Ne basta un cucchiaio massaggiato sulla testa. Bisogna tenere l’impacco in posa 10 minuti prima dello shampoo, due volte alla settimana.