Salute

Sistema cardiovascolare: quando può darci preoccupazioni

Il sistema cardiovascolare è composto dal cuore, dalle arterie e dalle vene e dal sangue che vi scorre attraverso. Il cuore è il muscolo che assolve un compito davvero importante. Infatti deve pompare il sangue ossigenato che fuoriesce dai polmoni e che deve fare arrivare, attraverso le arterie, a tutti i tessuti e gli organi del corpo. Tessuti e organi dipendono, per il loro buon funzionamento, da questo ossigeno e da altre sostanze nutritive necessarie. Il cuore assolve anche il compito di far tornare a sè da tutto il corpo, attraverso le vene, il sangue deossigenato, che così può essere rispedito ai polmoni per ricevere altro ossigeno.

Disturbi del sistema cardiovascolare

Arteriosclerosi

Le malattie cardiovascolari o malattie cardiache, come vengono più comunemente chiamate, sono patologie che riguardano il cuore e i vasi sanguigni. L‘arteriosclerosi è la prima causa di malattie cardiache. L’arteriosclerosi si verifica quando i depositi di grasso si accumulano all’interno delle arterie, rallentando il flusso sanguigno verso gli organi. Se questo restringimento dei vasi e rallentamento del flusso sanguigno avviene nelle arterie coronarie, che portano il sangue allo stesso muscolo cardiaco, si ha una cardiopatia coronaria.

Questa patologia presenta pochi segni premonitori o sintomi, fino a che le arterie non si ostruiscono gravemente, causando la necrosi dei tessuti e l‘infarto. L’arteriosclerosi si può sviluppare nell’organismo nel corso degli anni in maniera del tutto silenziosa, quindi senza provocare malessere. Quando i primi segnali compaiono, in genere dopo i 40 anni di età, la situazione delle arterie è già parecchio compromessa e il rischio di complicanze, anche serie, diventa davvero altissimo.

L’arteriosclerosi: fattori scatenanti

Molte volte si considera l’aterosclerosi come un problema esclusivamente cardiaco, mentre in verità può colpire le arterie in qualsiasi parte dell’organismo. Con il termine aterosclerosi in genere si intende l’indurimento e la perdita di elasticità delle pareti delle arterie causate dalla formazione di placche. Le placche inizialmente sono costituite da lipidi, tra cui il colesterolo, normalmente presente nel sangue, con il tempo esse tendono però a diventare sempre più grandi fino a sviluppare una sorta di struttura di sostegno composta anche da sostanze fibrose e cellule connettivali. Le cellule connettivali nella fase più avanzata della malattia si calcificano e degenerano fino ad arrivare allo stato di necrosi, o in altre parole, la morte cellulare.

Ad oggi non si conoscono ancora le cause dell’aterosclerosi. Sicuramente esistono dei fattori clinici che possono però predisporre alla malattia. Un fattore di allarme è un’elevata concentrazione di lipidi nel sangue. Si tratta generalmente di casi raramente ereditari, piuttosto causati da uno stile di vita poco corretto. Un altro fattore di rischio può essere l’iper-coagulabilità ematica.
Tra i fattori che invece sappiamo influiscono con certezza sull’insorgenza dell’arteriosclerosi sono quelli non modificabili come l’età, il sesso e la genetica e lo stile di vita. Di norma in questi casi la malattia colpisce persone avanti con l’età e per lo più uomini poiché gli ormoni riescono a proteggere le donne almeno fino alla menopausa.
Lo stile di vita pesa maggiormente sullo sviluppo della malattia e delle sue eventuali complicanze quindi maggiore attenzione va prestata ai livelli di colesterolo nel sangue e a trigliceridi alti. Il fumo è un altro fattore di alto rischio, infatti indurisce la parete delle arterie. L’ ipertensione, il  diabete e l’obesità soprattutto addominale rappresentano invece un vero e proprio circolo vizioso per lo sviluppo dell’arteriosclerosi.